➡️MATILDE (R. Dahl)
Editore📚: Salani
⭐⭐⭐⭐⭐
Matilde Dalverme è una bambina di cinque anni e mezzo dotata di un’intelligenza straordinaria tanto che alla sua età sa già leggere, scrivere e contare.
Purtroppo, questa sua intelligenza non è apprezzata dai suoi genitori, i quali sono interessati solo a sé stessi: il padre truffa le persone vendendo automobili truccate, la madre è fanatica di telenovele e gioco del bingo ed il fratello è soggiogato dal padre.
Tuttavia, appena iscritta alla scuola “AIUTO”, Matilde non passa inosservata alla maestra Betta Dolcemiele la quale si accorge delle capacità della bambina ed instaura con lei un ottimo rapporto d’amicizia.
La preside della scuola però, è la Signorina Agata Spezzindue “una gigantesca tiranna, una belva feroce che terrorizzava alunni e insegnanti. […] non camminava mai, marciava come un sodato […] a lunghi passi […]”che odia i bambini e ogni volta che esegue un’ispezione scolastica non perde occasione per umiliarli sia verbalmente che fisicamente.
Ma è proprio durante un’occasione come queste che Matilde scopre di avere dei poteri sovrannaturali grazie a quali libererà la scuola dalla minacciosa Signorina Spezzindue e troverà la vera felicità insieme alla Signorina Dolcemiele.
Il romanzo si presenta scorrevole, divertente ma anche tenero e riflessivo. La trascuratezza che vive Matilde in casa e le umiliazioni che subiscono i bambini nella scuola “AIUTO”, mi ha fatto subito pensare a quanta verità si nasconda dietro queste righe che a noi fanno sorridere ma che forse racchiudono una verità ‘scomoda’ ma allo stesso tempo triste e infelice.
Mi è capitato di conoscere bambini che avevano un vissuto familiare difficile e questo sicuramente ha influito su di loro e anche sul loro rendimento scolastico e formativo. Tuttavia, nel romanzo Matilde, a differenza del fratello, pur subendo le umiliazioni del padre e l’impassibilità della madre, reagisce sia facendo degli scherzi ‘vendicativi’ ma anche continuando a coltivare la passione per il sapere che tanto innervosiva la sua famiglia, come fosse una presa di posizione.
Nella mia tesi di laurea, ho avuto modo di concentrarmi particolarmente sulla persona di Maria Montessori la quale non faceva distinzione alcuna ma dava ad ogni bambino la possibilità di essere veramente libero e autonomo (M. Montessori lavorò presso il quartiere San Lorenzo di Roma che all’epoca era un quartiere malfamato eppure apportò una grande rivoluzione). Ho fatto questa digressione proprio per avvalorare l’importanza che hanno per me romanzi in cui protagonisti sono i bambini la cui storia raccontata anche in forma ironica racchiude un significato ancora più profondo che chiede a noi adulti di essere compreso, ragionato ed estrapolato per valutare soluzioni pratiche che possano aiutare l’arginare del problema.
Da piccola, ricordo anche di quando una maestra mi aveva presa di mira e per motivi inconsistenti mi rimproverava, mi metteva delle note e mi penalizzava coi voti. Io non capivo il perché ce l’avesse tanto con me ma ogni volta che entravo in classe e sapevo che lei era lì, tramavo e supplicavo mia mamma di portarmi via. Arrivò il momento che mia mamma capì che qualcosa non andava (visti anche gli scompensi fisici che manifestavo) e dissi la verità . Non dimenticherò mai il giorno in cui mia madre venne a scuola per parlare con la maestra e porre fine a questa tortura a cui ero sottoposta ormai quotidianamente.
Non è scontato che certi segnali riguardanti il bullismo vengano colti al volo come non è scontato che ci sia chi si prenda il tempo di osservarci, ascoltarci, consigliarci e difenderci. Io sono grata che nel mio caso sia stata tutelata in tempo: questo poi mi ha aiutata anche quando fui bullizzata alle medie e alle superiori. Non mi sono mai sentita sola nella mie lotte e anche se quello che scrivo qui magari non vale (quasi) nulla, spero che possa (anche in minima parte) sostenere chi è vittima di bullismo o comunque spronarlo a confidarsi con qualcuno di cui veramente si fida facendosi aiutare.
Anche io sono come Matilde perché come lei trovo “[…] così piacevole tener vicino una bevanda calda mentre leggeva e leggeva, nella sua stanzetta silenziosa. I libri le aprivano mondi nuovi e le facevano conoscere persone straordinarie che vivevano una vita piena di avventure.”
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#roalddahl
#caracarissimame
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