PER TE SOLO IO (T. Cole)
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
“Mi guardai le braccia piene di tatuaggi. Sul destro Ade seduto in trono con Cerbero, il cane a tre teste, ai suoi piedi. Sul sinistro una mappa dell’Oltretomba […] Persefone, la dea pura, moglie di Ade orgogliosamente al fianco del marito. La mia versione di Persefone aveva lunghi capelli neri e occhi di cristallo azzurro.”
Da quando aveva 11 anni, ’Styx’ (River), il MUTO degli HANGMAN - una banda di bikers di cui è a capo - ha sempre impressa negli occhi l’immagine di quella bambina di otto anni all’interno di un recinto dai ‘lunghi capelli neri e occhi di cristallo azzurro’.
Ora lui ha 26 anni ma nonostante tutto non riesce a togliersela dalla mente anche perché con lei, era riuscito a parlare: pur non essendo sordo, ha un serio problema comunicativo tanto da parlare a gesti e le uniche persone con cui abbia condiviso delle parole sono state suo padre, il suo amico fidato Ky e questa misteriosa creatura.
Il destino però sembra essere a lui favorevole quando trova nella zona limitrofa il suo club – il Club degli Hangman – una ragazza in fin di vita e fa il possibile per salvarla. È incredibile la vita: quel solo incontro avvenuto da piccoli in circostanze ingiuste e avverse per entrambi ora si ripresenta ma in un modo inaspettato.
Non ci vuole molto perché entrambi si riconoscano nello sguardo dell’altro ed ecco che tutto ora sembra essere semplice se non fosse che Mae, è segnata fisicamente e psicologicamente da un passato di ingiusta sottomissione, ignoranza e paura della realtà che ora la circonda e Styx dal canto suo è consapevole che la sua vita illegale non lo renderà mai l’uomo adeguato e adatto a lenire le sue ferite.
“Ho fatto cazzate davvero depravate. Sinceramente non cambierò. Sono dannato. Ormai ho fatto pace con questa realtà.”
Eppure, è proprio la paura di non essere abbastanza che lì porterà a sentirsi l’uno parte dell’altra soprattutto quando il nemico colpirà ancora.
“Siamo sempre stato destinati a stare insieme, È il mio tutto. Tutto il mio mondo … Styx è la mia salvezza.”
Ho trovato questo romance avvincente ma allo stesso tempo psicologicamente impegnativo. Credo sia necessario entrare nella psicologia dei protagonisti – Styx e Mae – per apprezzarne ancora di più il contenuto.
Styx è un giovane uomo che ha solo 26 anni e noi oggi diremo che ha tutta la vita davanti; eppure, è a capo di una banda criminale che rischia sempre la sua vita ma lo fa in modo consapevole come se il nome HANGMAN fosse più importante di tutto.
È fisicamente forte e (quasi) imbattibile ma è sconfitto nell’anima perché secondo il suo punto di vista non può redimersi: “[…] Proprio come Ade, Se vivi all’inferno abbastanza a lungo, piccola, diventi peccatore pure tu. Perché tentare di essere buoni quando la gente ha già deciso che ti sei spinto troppo in là per essere salvato?”
Ritrovare Mae, per lui significa perdere il suo orientamento perché rimette in discussione sia sé stesso che le sue priorità tanto da sentirsi sbagliato per lei e nonostante l’ha salvata da morte certa, non è in grado di offrirle quella redenzione psico mentale di cui Mae necessita.
Da canto suo Mae, si è trovata a crescere entro una setta religiosa pericolosa: è stata abusata e ha subito un lavaggio del cervello tale che tutto ciò che vede all’esterno, anche se percepisce un senso di tepore e protezione, per lei inizialmente è peccato ed è sbagliato. Persino amare ed essere amata per lei è un peccato: la donna non ha questo diritto!
Questa loro identità ‘sbagliata’ viene riconquistata da entrambi proprio grazie alla scoperta dei propri sentimenti l’uno verso l’altro e la paura a mio avviso, in questo caso, fa da catalizzatore, perché li protegge dal non essere avventati ma allo stesso tempo li avvicina e poi li rende consapevoli dell’essere ‘sbagliati’ INSIEME: “Non c’è altro uomo … per te solo io”.
Ho letto questo romance anche come una rivisitazione del mito di Ade e Persefone dove, in realtà, la permanenza ‘forzata’ di Mae all’interno del Club degli Hangman, per lei non è vista tanto come una gabbia (nonostante Styx le faccia notare che quella, se lei fosse rimasta sarebbe stata sia la sua casa che anche la sua gabbia) ma come la libertà, che le era stata negata nell’Inferno che invece aveva vissuto per anni all’interno di quella setta religiosa.
Ps. Ho trovato geniale l’idea di un biker, tra l’altro il Capo, che è MUTO e comunica tramite il linguaggio dei segni. Inoltre, esprime sé stesso, suonando e cantando e nel romanzo insieme a Mae cantano questa canzone:
https://www.youtube.com/watch?v=l6JrzJNo8fQ
#caracarissimame
#pertesoloio
#tilliecole
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