LA PROPOSTA DI UN GENTILUOMO (Julia Quinn)

 

LA PROPOSTA DI UN GENTILUOMO

(Julia Quinn)

⭐⭐⭐ ⭐


 

Durante un ballo in maschera, Benedict Bridgerton incontra una dama misteriosa di cui non conosce il nome e che allo scoccare della mezzanotte fugge via. 

“Dal momento in cui l’aveva vista […] l’atmosfera era cambiata […] e si era subito sentito teso, eccitato, e vivo come non gli capitava più da anni, pieno di passione e di sogni.”

 La dama in questione è Sophie Beckett, figlia illegittima del conte di Penwood.

Il conte di Penwood, pur avendola accolta sotto la sua protezione e provveduto al suo mantenimento non si era mai mostrato un padre affettuoso. Il conte decise di risposarsi con la contessa Araminta, la quale aveva già due figlie: Rosamund e Posy. A seguito della sua morte improvvisa però, nel testamento provvide sia alla moglie con le sue due figlie che a Sophie ma Araminta, omettendo alcuni particolari del testamento e della dote che aspettava a Sophie, ne approfittò, approfittando della ragazza e trattandola come schiava sin quando, non la cacciò di casa.

Due anni dopo, Sophie (che lavorava come cameriera) incontra sul suo cammino Benedict (il quale ancora aveva nella sua mente e nel suo cuore la dama mascherata) il quale, trovatosi al posto giusto nel momento giusto, le salva la vita e le propone di lavorare per sua madre.

Se non fosse che … il tempo trascorso in compagnia di Sophie scatena dei sentimenti più forti in lui, tanto da farle una proposta che però la giovane, sia per dignità che per il suo passato e ciò che è significato, rifiuta.

Riuscirà Benedict a fare la scelta giusta? 

Sophie svelerà la sua identità riuscendo finalmente a liberare sé stessa dai traumi che la perseguitano?

Anche il terzo capitolo della serie dedicata alla Famiglia Bridgerton non mi ha deluso. In stile fiabesco, ispirato proprio a Cenerentola, da cui a mio avviso prende spunto (il guanto lasciato a Benedict nella fretta della fuga a mezzanotte in riferimento alla scarpetta che perde Cenerentola, la matrigna e le sorellastre), è stata una lettura veramente scorrevole e spensierata. Anche qui non sono mancati i battibecchi tra fratelli in tutta la loro ironia e simpatia.

Inoltre, Benedict mi colpisce particolarmente perché ‘ha l’animo di un artista.’ È particolarmente sensibile, in conflitto con sé stesso e in cerca di certezze e sicurezze. Eppure, ‘Sophie, faceva nascere nel suo animo la gioia […] Gli bastava sapere che c’era.”

Ho trovato davvero coraggiosa Posy, quando finalmente decide di esporsi per difendere Sophie pur essendo consapevole di incorrere nell’ira di sua madre Araminta. Eppure, non si esime più dal dire la verità e quando Lady Bridgerton le offre protezione e sua madre la ripudia, finalmente ‘può guardare con fiducia l’avvenire’.

Inoltre, è solo una mia impressione, o Penelope Featherington inizia veramente ad essere una giovane donna quasi assennata? 

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