SILENCE
(Alessia Safina)
⭐⭐⭐⭐⭐
Per me,
che sono una donna dal carattere estroverso, per cui il SILENZIO è quasi un’utopia,
immergermi in una lettura che avesse proprio questo titolo è stata una sfida
che, confesso ho perso dalle primissime pagine, quando quella quiete apparente
che caratterizza la vita di Halen e Carter, mi ha subito coinvolta e stimolata.
Toronto
Due
giovani - Halen e Carter – si conoscono nel silenzio della loro esistenza, la
quale, al vibrare dei loro sguardi, emette un flebile suono che pur se lieve,
fa rumore.
Halen
e Carter sono l’opposto:
Halen
è silenzio: “Halen viveva di abitudini. Ogni giorno era uguale all’altro,
ogni momento si ripeteva allo stesso modo. Se fosse stato in continuo
mutamento, lei non avrebbe saputo come comportarsi. “
Carter
è rumore: “[…] Lui distruggeva tutto ciò che toccava. […]”
Eppure,
è nello spazio che intercorre il silenzio e il rumore che nasce la loro storia
comune: due vite così giovani ma già alle prese con problemi familiari
destabilizzanti come un padre violento e un padre assente.
- Come si ascolta il silenzio e il rumore altrui?
- È possibile creare un’armonia?
“Quando il silenzio e il rumore s’incotrano, diventano un
sussurro.”
(Emme X)
Un
romanzo che dal prologo all’epilogo mi è entrato nelle ossa, nella mente e nel
cuore. Quello che ha lasciato un segno vivo in me è stata l’empatia che Halen e
Carter manifestano l’una verso l’altro: in un contesto sociale che non li ama e
non li protegge come dovrebbe e privi del giusto esempio, entrambi fanno del
loro meglio per mettersi nei panni dell’altro. Forse il loro modo di
empatizzare potrebbe a volte risultare discutibile eppure anche dall’errore, i
nostri protagonisti traggono forza. Possono contare l’uno sull’altro e questo paradossalmente
è evidente dall’epilogo dove, pur non essendo stato il ‘finale’ che mi sarei
aspettata, l’ho ritenuto degno di un uomo come Carter.
SILENCE mi ha permesso di riflettere su come la vita, anche se a volte
è un arduo terreno di prova, sa raffinarci e renderci persone migliori: Carter
in questo è un esempio perché, nonostante abbia un’indole aggressiva e poco
incline al dialogo, usa certe situazioni a lui imposte, come occasioni per approfondire,
pensare e poi agire. Nonostante tenti di mettersi in discussione, purtroppo la
situazione non va come spera ed è costretto ad accettare altre condizioni.
Se io
fossi stata nei suoi panni non credo avrei avuto il suo (sorprendente) autocontrollo
che tra l’altro denota veramente un lavoro su sé stesso non indifferente. Mi sento
particolarmente vicina a Carter, perché anche io, nel mio modo di essere, a
causa di situazioni di forza maggiore, ho sviluppato un’indole impulsiva, a
volte sgarbata e non sempre incline al dialogo. Anzi, ho vissuto dei momenti
dove non sopportavo che mi si dicesse nulla anche se ‘a fin di bene’ per quanto
ero satura di atteggiamenti impositivi nei miei riguardi. Con l’aiuto e il
tempo necessari, ho lavorato e ritrovato il giusto punto di vista in merito,
concentrandomi non più sugli altri ma su me stessa, sul tipo di persona che
sarei diventata.
Carter dice a suo padre: “Ti avevo addirittura perdonato”.
È proprio
nel PERDONO - nell’accettazione e consapevolezza di non voler più tener conto
del male ricevuto dagli altri - che si
trova quel suono in grado di spezzare il silenzio che incatena la nostra
speranza . Chissà se Carter, riuscirà a perdonare definitivamente! Con i progressi
che ha fatto, non mi stupirei ci riuscisse!
In attesa
del seguito che spero non tardi ad arrivare, sono proprio contenta di aver
iniziato il mese di luglio con una lettura che ha saputo emozionarmi: avevo
bisogno di leggere pagine coinvolgenti ma anche emotivamente efficaci; per me
che sono l’opposto del silenzio, è stato avvincente ragionare sul suo
significato, scoprirne nuove sfaccettature e apprezzare anche quei momenti di
calma, quiete, pace e tranquillità … insomma, di silenzio che spesso
sottovaluto.
Inoltre,
ogni capitolo inizia con un aforisma e alcuni di questi sono scritti dalla
scrittrice Emme X, la quale, con parole accurate e mirate ci prepara e ci
ricorda quello che Halen e Carter hanno vissuto in un determinato momento. Ho trovato
utile leggerli sia all’inizio che alla fine di ogni capitolo e mi sono resa
conto di come quel pensiero assumeva ancora più significato e forza in relazione
al contenuto stesso del capitolo.
SILENCE
è un libro aperto sia per i più silenziosi che per i più caotici. Nel silenzio
delle sue pagine, scorre un vortice rumoroso di emozioni e sentimenti che non
possono essere per sempre taciuti ma prima o poi, in forma scritta e/o a voce
inevitabilmente si faranno sentire. Non teniamo per noi quello che proviamo ma
esprimiamoci, liberiamoci dal silenzio che attanaglia il nostro essere:
scriviamo un diario, una lettera ad una persona fidata oppure urliamo o
gridiamo … Facciamo qualunque cosa affinché si senta il rumore della nostra
voce!
“I pensieri urlano per farsi sentire, per essere capiti, per
essere amati.
(Emme X)
Titolo: SILENCE - 171 pagine
Autrice: Alessia Safina
Editore: Bestseller Edizioni
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