QUELLA COSA INTORNO AL COLLO
(Chimamanda Ngozi Adichie)
⭐⭐⭐⭐⭐
Ho iniziato l’anno 2023, accettando una sfida di lettura:
leggere un autore o autrice africana.
Siccome non sono molto informata al riguardo, mi sono
avvalsa della rete che si è rivelato un ottimo metodo di ricerca, scoprendo una
scrittrice nigeriana, Chimamanda Ngozi Aidchie.
Mentre scorrevo le sue opere, mi ha subito colpito sia per
il titolo che per la copertina la seguente: QUELLA COSA INTORNO AL COLLO.
Non sapevo proprio cosa aspettarmi tanto che, iniziando a leggere il libro, mi sono ritrovata coinvolta in una serie di racconti dove l’universo femminile nigeriano è protagonista ma allo stesso tempo vittima di un sistema familiare, sociale e politico.
Tra loro ci sono donne rimaste in Nigeria mentre
altre invece sono immigrate insieme alla propria famiglia, ma in qualunque caso,
sono tutte accumunate dal senso di incomprensione e abbandono che padroneggia e
condanna nella loro vita.
Ad esempio:
- Nkem, sospetta una doppia vita da parte di suo marito Obiora (entrambi nigeriani) ma di fronte al sospetto, decide di tornare al Lagos, con lui e i loro figli INSIEME.
“Che cosa significa davvero «sapere»? È forse il suo rifiuto
di pensare concretamente ad altre donne? Il suo rifiuto di prendere in
considerazione la possibilità?”
- Kamara, comincia a subire ‘un senso di piattezza’ con suo marito Tobechi, raggiunto dopo alcuni anni negli Stati Uniti e lascia che il suo corpo si emozioni alle parole, allo sguardo e alla provocazione della moglie del suo datore di lavoro.
“Tracy continuò a tenerle il mento, rovesciandole appena la
testa, e Kamara si sentí dapprima una bambina adorata, poi una sposa. Sorrise
ancora. Era profondamente consapevole del proprio corpo, dello sguardo di
Tracy, dello spazio che tra loro si era fatto molto piccolo, piccolissimo. –
Hai mai posato per un artista? – le chiese Tracy”
- Ujunwa che subisce ‘il desiderio senza rispetto’ di Edward, coordinatore di u workshop di scrittura
- Umunnachi, che, dopo aver seppellito suo figlio, avrebbe
voluto ‘una nuova vita’. Ma cosa significava questo veramente per lei?
Richiedere asilo politico oppure riavere indietro il suo bambino che l’aveva
resa mamma, una parola e ‘un’identità a cui si era affezionata con rapidità’.
“Il suo futuro dipendeva [...] dalla faccia di una persona
che non la capiva [...] che forse non sapeva nemmeno che l’olio di palma
da fresco era di un rosso brillante […]”
Sono nomi, volti, esistenze che hanno creduto nella promessa
e nella speranza di una vita migliore pur trovandosi poi quel ‘qualcosa che le
avvolgeva intorno al collo […] che per poco non le soffocava […]’.
Confesso che, seppur breve, non è stata affatto una lettura
di facile impatto: mi ha introdotta in un contesto che non avevo mai
approfondito; inoltre, mi ha scosso e commosso la storia e l’esito della presa
di coscienza da parte di queste donne, le quali, ‘in quella cosa intorno al
collo’ - l’insoddisfazione coniugale, il lutto, il giudizio della diversità - trovano
infine, una forza motivante (che va ben oltre la lingua e la religione) per
reagire anche se questo significa andare via.
A lettura conclusa, mi sono soffermata sull’immagine di
copertina: questa donna (probabilmente) nigeriana, che sta inginocchiata a
terra, vestita con un abito (quasi) occidentale ma che mette in mostra anche la
propria nudità (secondo le proprie usanze), tiene in mano dei petali. I petali
costituiscono un fiore e fungono da protezione per la parte interna (interiore)
dello stesso. Un petalo staccato è un petalo reciso. Le donne, protagoniste di
questi racconti, purtroppo sono recise e ‘imbruttite’ dalle avversità a cui sono
state sottoposte (ad esempio, dalla famiglia e/o dalle usanze) e non sono
riuscite a opporsi ma è proprio in questa consapevole fragilità che forse,
risiede una possibilità di sopravvivenza fisica ed emotiva.
“[…] Sarebbe stata […]”
È senz’altro una lettura dal forte impatto emotivo che reputo
formativa non solo per Noi Donne ma anche per la coscienza maschile, in quanto ‘scontrarsi’
con realtà ‘apparentemente’ diverse dalla nostra cultura ma poi così vicine e attuali,
ci responsabilizza a scegliere e percorrere sempre, nella nostra vita, la dignitosa strada del rispetto, stima e attenzione
reciproci.
Titolo: QUELLA COSA INTORNO AL COLLO- 213 pagine
Autrice: Chimamanda Ngozi Adichie
Editore: Einaudi
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