IL LADRO DI BACI
(L.J. Shen)
⭐⭐⭐⭐⭐
“Mi strinsi nella braccia, sfidando il vento di Chicago e risi avvilita, senza un motivo preciso. […] Mi voltai. La maschera nera e dorata di Angelo ricambiò il mio sguardo. […] Poi si chinò e premette le labbra sulle mie. Nel petto, il mio cuore esultò, […] Era un Ladro di baci. […]”
Francesca Rossi, figlia del Boss Arthur Rossi, un mafioso italiano che aveva organizzato i suoi loschi affari a Chicago, a 19 anni, vede la sua vita stravolta in quanto costretta a fidanzarsi con un uomo, il senatore Wolfe Keaton, 30 anni, dal carattere ostile e vendicativo. Senza potersi opporre al suo destino Francesca deve accettare la situazione ma non tutto è perduto: dietro quell’apparenza da Bestia, si nasconde un uomo, oltre che dall’aspetto attraente, non così oscuro come sembra quanto invece misterioso.
- Perché Wolfe Keaton ricatta la Famiglia Rossi?
- Perché vuole vendicarsi del padre di Francesca?
- Inoltre, quanto potrà celare i suoi veri sentimenti per lei?
Un retelling tratto dalla mia fiaba preferita, La Bella e la Bestia, a mio avviso riuscito al 100%. Ho iniziato, letto e concluso il libro in un unico giorno perché lasciare la narrazione in sospeso era impossibile. I protagonisti e l’intreccio della storia erano così avvincenti che non vedevo l’ora di scoprire anche io la verità.
Per quanto sin dall’inizio del libro Wolfe Keaton mi sia subito sembrato un tipo ostile e scontroso sono entrata subito in empatia con lui e non mi sbagliavo: per quanto possa sembrare il cattivo in realtà è tutto l’opposto. È colui che dona finalmente la libertà a Francesca e lo fa in un modo inaspettato anche a sé stesso, amandola. È proprio vero quando si dice di ‘non lasciarsi ingannare dalle apparenze’.
Francesca invece, nel fiore dei suoi anni, era vissuta a lungo sotto il controllo paterno, nella convinzione che compiacerlo fosse necessario anche se questo significava annientarsi per la famiglia, mettendo da parte sé stessa per un bene superiore. Eppure, è proprio nei suoi testa a testa con Wolfe che dimostra il suo carattere e (incoraggiata poi anche da lui) riprende la sua libertà.
Ancora una volta, il Romance non delude. Non è solo una storia d’amore ma, se si legge veramente il suo contenuto si possono estrapolare argomenti a mio avviso sono importanti che aprono poi riflessioni personali come:
- Il rapporto figli – famiglia: Francesca fa di tutto per essere una figlia modello eppure questo non basterà a suo padre perché col tempo capirà che purtroppo, l’amore che suo padre ha per i beni materiali è più grande dell’amore paterno
- L’indipendenza della donna: Francesca, ha la possibilità con Wolfe, di avere la sua libertà in quanto potrà andare all’università. Inoltre, “l’unica persona nella posizione di allontanarmi da Francesca è Francesca stessa. Sarà lei a scegliere […]” (Wolfe)
Una lettura coinvolgente e allo stesso tempo toccante che, mi ha coinvolta sino nel profondo, ricordandomi quando anche io cercavo la mia libertà e il mio posto nel mondo. Ancora lotto contro le mie paure però ho qualche sicurezza in più: NESSUNO CHE MI TARPA LE ALI.
Oggi, anche io come Francesca dico: “Le mie ali non sono fatte per volare. Sono fatte per proteggere la nostra famiglia.” (Nemesi)
Ps. Wolfe chiama Francesca, NEMESI dalla sera del Ballo in Maschera, proprio quando le rubò quel bacio! Nemesi, nella mitologia greca, è una delle figlie della Notte, il cui compito era quello di assegnare il giusto castigo a coloro la cui natura era indurita dalla superbia. Nemesi è raffigurata nuda, alata, bendata, con un globo terrestre come sgabello; in una mano regge una briglia o una corda con cui frenare la superbia umana, nell’altra tiene un vaso con le ricompense per i giusti. Una raffigurazione a mio avviso in stile per la nostra protagonista Francesca Rossi!
#caracarissimame
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