IO E TE (Niccolò Ammaniti)

 

IO E TE

(Niccolò Ammaniti)

⭐⭐⭐⭐ ⭐

 



Lorenzo, ragazzo introverso e solitario, a seguito di una bugia detta alla sua famiglia, si ritrova a passare una settimana chiuso in cantina all’interno del suo condominio. I suoi genitori sono convinti che lui si trovi a Cortina in compagnia di alcuni suoi compagni e non immaginano che in realtà sia proprio a pochi passi da loro. La sua permanenza solitaria viene interrotta dall’arrivo di sua sorella Olivia (figlia maggiore di suo padre). L’arrivo di Olivia sembra destabilizzarlo anche perché la giovane a una dipendenza da droga e soffre l’astinenza. Eppure, al di là di ogni aspettativa, durante questa permanenza, fratello e sorella si riavvicinano, arrivano persino a ballare insieme e ad ‘abbracciarsi’ in quanto scoprono entrambi di avere in comune un senso di solitudine e un’incredibile voglia di trovare il loro posto.

Un romanzo a dir poco toccante e commovente che nella sua semplicità ha toccato il mio cuore. È il primo romanzo che leggo di N. Ammaniti ed è stata una scoperta sensazionale. Ho apprezzato tantissimo la maestria e la sensibilità con cui tocca argomenti importanti come il rapporto padre – figlia, problemi psicologici adolescenziali, droga e abbandono.

La brevità ma l’efficacia dei dialoghi riportati, mi ha permesso di apprezzarne la storia e di empatizzare coi protagonisti. Mi sono ritrovata in Lorenzo perché anche io, a dispetto di quanto si veda all’apparenza, a volte preferisco la solitudine (e stare sola). A volte per me è una difesa contro quello che reputo mi possa creare disagio e mettermi in discussione, affrontando anche queste insicurezze, è un percorso su cui sto lavorando (il lavoro su se stessi è sempre un arduo sforzo).

Ho riflettuto tantissimo su Olivia e Lorenzo: in questo periodo anche io mi sono riavvicinata di più a mia sorella. A volte, non è facile fare i conti con caratteri diversi da noi: ad esempio, anche io come Lorenzo, non sono sempre stata propensa ad accettare atteggiamenti o decisioni prese e questo mi ha portato, sbagliando, a giudicare. Ho capito però, che giudicare non avvicina ma allontana. In una famiglia invece, costi quel che costi, è importante fare il possibile per sostenersi e poter anche noi dire:

  “Grazie per avermi aiutata. Sono felice di aver scoperto un fratello nascosto in una cantina. Ricordati di mantenere la promessa.” 

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