ROMA 42 D.C. Cuore Nemico (Adele Vieri Castellano)

 

ROMA 42 D.C.

Cuore Nemico

(Adele Vieri Castellano)

⭐⭐⭐⭐ ⭐ 



“Per te il mio nome è morte, Gerlach.”

Con queste parole il Legato Marco Quinto Rufo, sconfigge il Re dei Chatti. Quinto Decio Aquilato riesce a far prigionieri i figli del Re, il principe Raganhar e la principessa Ishold. Entrambi, però, nella primavera avvenire, saranno condotti a Roma, ospitati da Gaio Valerio Messalla per essere incontrati poi dall’Imperatore Claudio.  

Nell’attesa che siano scortati a Roma, Aquilato si occuperà dell’educazione di Ishold, nella speranza che possa ambientarsi alle usanze e costumi romani ma la principessa è una donna testarda, cocciuta e orgogliosa. Per Aquilato, questa sfida non sarà facile ma lui non è un tipo che si arrende, in fondo è un soldato batavo al servizio di Roma e niente lo spaventa.

“Penso che tu sia così decisa a resistere alla violenza che ti piegherai alla dolcezza.”

Per quanto Ishold sembri ‘non spezzarsi’ e Aquilato sia determinato nel suo incarico, la testardaggine dell’una e la sicurezza dell’altro sembrano stuzzicarli e attirarli l’uno verso l’altro e per quanto questo sentimento che sta nascendo risulti a entrambi sbagliato, inizia ad essere quasi indomabile.

Come se non bastasse c’è un pericolo che incombe sui principi chatti e in particolare su Ishold: il suo nome è Gneo Cornelio Fusco. Sia per questioni di razza che anche perché Ishold nel difendere uno schiavo gli ha sfregiato la sfaccia, Gneo Cornelio Fusco ha giurato di fargliela pagare e questa minaccia sa di morte.

Per Aquilato adesso, difendere Ishold non è più solo un dovere, ma una necessità dettata dal suo cuore.

Anche in questo libro la protagonista femminile, Ishold, è una figura che manifesta una propria indipendenza pensante e anche se poi sembra sottomettersi, lo fa ma col fine di imparare e apprendere perché vede nella conoscenza uno strumento di intelligenza. È una ragazza fuori dal comune e dai modi forse un po' rudi ma questo non le impedisce di essere saggia. A volte è impulsiva ma questo perché non sopporta le ingiustizie.

 “Il sole può tramontare e tornare […] La tua vita è cambiata ma tu sei e sarai sempre Ishold di Gerlach.”

Per quanto io mi sforzi di scrivere riguardo questo romanzo (dopo aver letto Roma 40 D.C.), non so se riuscirò ad esprimere appieno le emozioni provate nel leggere riga dopo riga, pagina dopo pagina. Non sono riuscita a staccarmi neanche un attimo se non quanto sono arrivata alla fine e a malincuore ho salutato Aquilato e Ishold. Inoltre, mi ha fatto piacere ritrovare Brinnone, Tassus, Lucio, Turia che ho ritrovato proprio come li avevo lasciati: sempre pronti ad aiutare i loro amici!

La loro storia si sviluppa in un contesto storico, artistico, geografico, politico e culturale veramente accurato. È una lettura consigliata a chi ama il romance storico, ma io la consiglio anche a chi studia oppure è appassionato di archeologia e/o storia classica, e a chi lavora come guida turistica a Roma (in quanto potrebbe rendere ancora più interessanti alcuni siti che fanno parte del patrimonio artistico di questa città eterna). 


 

Mi sono accostata a questa serie di Roma Caput Mondi tramite il consiglio di una mia carissima amica, che ha saputo veramente consigliarmi un approccio al romance storico inedito e mirato. Ancora grazie!

 

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