BATTITI (Lorella Diamante)


 

BATTITI

(Lorella Diamante)

⭐⭐⭐⭐ ⭐


 

“È il 15 maggio, il giorno in cui è morta la donna che mi ha salvato la vita, ma è anche il giorno in cui sono nata per ben due volte.

Clarissa Lombardi, psicologa di professione, vive la sua vita come se ogni giorno fosse un miracolo, un dono ricevuto di cui essere grata. È una donna altruista e pensa sempre prima agli altri che a sé stessa.

“Ma questa è la mia arma, questa è la mia filosofia di vita: mai arrendersi, c’è sempre qualcuno che sta peggio di me.”

Liam Stone, invece, è un’agente dell’FBI, di origini benestanti, in lotta con la vita, da quando la donna da lui amata è stata uccisa senza giustizia. Ha fatto una promessa a sé stesso: di ‘risolvere’ il caso, costi quel che costi! 

“La vendetta o la giustizia non la riporteranno in vita, ma io potrei ancora avere una vita che valga la pena di essere vissuta.”

Proprio per questo Liam giunge in Italia, a Firenze dove incontra e conosce Clarissa che sarà la sua collaboratrice ma la situazione tra i due si complica: Clarissa conserva dentro di lei un segreto che volente o nolente coinvolge Liam, il quale ormai, si è (quasi) arreso all’idea di non poter amare nessun altro se non colei che 15 anni addietro le è stata strappata via. 

“Mi sono adagiata nella routine, grata di essere viva. Sono sopravvissuta, ma in quello stesso istante non ho più vissuto e ora, questo splendido uomo, sembra essere stato mandato per far sì che ciò accada.”

Ma potrà il CUORE – quei sentimenti nascosti e ancora vivi – avere la meglio su anni fatti di solitudine, amarezza e desiderio di vendetta?

Ho letto questo romance tutto d’un fiato: fermarmi è stato veramente impossibile! Il racconto mi ha travolta e allo stesso tempo coinvolta e stravolta. Alcuni fatti mi erano (quasi) chiari dall’inizio, ma ipotizzarli e leggere l’evolversi degli avvenimenti mi ha lasciato con il fiato sospeso. 

È stato interessante l’approccio psicologico di Clarissa con Liam e per quanto possa sembrare scontato il loro avvicinamento per me non lo è stato soprattutto perché a tenere in vita quel BATTITO tra i due era proprio quel motivo per cui si erano conosciuti.

Si dice che chi subisce un trapianto di cuore non ottenga solo un organo ma porti con sé anche le emozioni e i sentimenti che sono appartenuti alla persona precedente. Io non so se siano solo dicerie oppure no, ma continuo a credere che il cuore essendo un organo vitale che batte e ci mantiene in vita, sia anche la sede di tutto ciò che sentiamo e proviamo nel nostro intimo più recondito.

La figura di Clarissa coi suoi pro e i suoi contro l’ho trovata a dir poco eccezionale: sempre pronta ad andare incontro alle esigenze di tutti, interessata prima al benessere altrui e poi al suo. Una donna (quasi) arresa alla vita ma grata per ogni giorno a lei concessogli. Ho tentato di immedesimarmi in lei e ripetere nella mia testa le sue parole: “[…] quante volte mi sono sentita una ladra. Una ladra di sogni, una ladra di speranze.” Sono parole che scuotono anche solo a pronunciarle, figuriamoci a pensarle costantemente! “Non bisogna avere una ragione per vivere, bisogna farlo e basta.”

Pensare ai doni e privilegi che abbiamo come quello di essere sani e in salute, è un valido motivo ogni mattina per alzarci, ringraziare il cielo e vivere la vita con il sorriso e l’ottimismo necessari ad affrontare le ansietà quotidiane che quasi sicuramente ci attenderanno.

“Mi aspettavo una persona segnata dalla vita, dalla malattia, e invece mi sono ritrovato di fronte una donna che potrebbe illuminare una stanza buia solo con la sua presenza.”

Lasciamo che il ‘mondo ci guardi’, che veda la nostra luce e la nostra speranza! 

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