LE AVVENTURE DI PETER PAN (J. M. Barrie)


 

 LE AVVENTURE DI PETER PAN 

(J. M. Barrie)

⭐⭐⭐⭐⭐


 

“[…] ogni volta che un bambino ride per la prima volta nascono delle fate, e fintanto che nasceranno i bambini ci saranno anche le fate […]”

Seconda a destra e poi dritto fino al mattino! 

Riconoscete quest’indicazione?

È la strada per l’Isola Che Non C’è! Proprio lì vive Peter Pan, l’Eterno Bambino che mai è cresciuto!

Come arriva Peter Pan dai Giardini di Kensington alla casa della Famiglia Darling?

Peter Pan, era un bambino che, vista la finestra aperta, molto piccolo volò via sull’Isola e non riuscì a fare ritorno a casa perché non poteva più volare. L’unico modo per spostarsi fu farsi aiutare dagli uccelli dell’Isola ma quando ritorna davanti la finestra di casa la trova chiusa. Peter Pan, decide così di rimanere per sempre un bambino vivendo sull’Isola che Non C’è.

È proprio nei Giardini di Kensington che si trovano le fate che appaiono di notte e Peter, che grazie alla polvere di fata può volare, adesso può spostarsi dall’Isola alla città ed è qui che ascolta la Signora Darling e poi sua figlia Wendy raccontare delle storie.

Ma la perdita della sua ombra durante una colluttazione con Nana, una bambinaia di Terranova, lo porta a ritornare in casa Darling per recuperarla, ed è proprio durante la ricerca che ha l’idea di convincere Wendy ad andare con lui presso l’Isola Che Non C’è.

Ecco che Peter, Wendy, John e Michel partono e giunti sull’Isola Che Non C’è inizia per loro un avventura senza tempo fatta anche di malintesi come la gelosia di Campanellino che porta quasi ad uccidere Wendy, l’avvistamento dei Pirati …

Sull’Isola, Wendy conosce i Bimbi Sperduti e Peter la presenta proprio come la loro Mamma! Wendy inizia così ad occuparsi di loro accudendoli proprio come fossero figli suoi ma si rende conto di sentire la mancanza di casa, oltre al fatto che il ricordo di quel luogo così accogliente e quelle due persone infinitamente amorevoli, sta scomparendo dalla mente dei suoi fratellini. Intanto, la Famiglia Darling è disperata per la perdita dei suoi tre figli!

Come se non bastasse il pericolo è in aguato perché i Pirati vogliono acciuffare Peter e inizia una battaglia anche coi Pellerossa: adesso Peter Pan dovrà salvare la ‘sua famiglia’! Riuscirà in questa impresa?

È la prima volta che leggo il romanzo da cui è stato tratto il capolavoro Disney di Peter Pan e sono rimasta sconvolta perché conosciamo un Peter Pan e un mondo che lo coinvolge totalmente diverso da quello a cui siamo abituati. 

Ad esempio, Peter Pan nel romanzo è spesso impulsivamente egoista che agisce senza pensare alle conseguenze ma con l’ingenuità propria di un infante. È un giovane anche prepotente che vuole o tutto o niente e non è così propenso alla condivisione oltre al fatto che non sa relazionarsi. Nonostante questo, però, ha comunque una sua sensibilità: ad esempio, nei Giardini di Kensington, ci sono ‘delle piccole pietre, che si trovano sempre in coppia, perché così sembrano meno sole.' Queste pietre sono delle lapidi che lui prepara ‘per quei bambini caduti dalle carrozzine senza essere visti’. Quando ho letto questo passaggio ho provato tenerezza per Peter ma allo stesso tempo pena per la sua solitudine e per quell’abbandono che un bambino alla sua età non dovrebbe mai provare.

Inoltre, un personaggio che mi è rimasto particolarmente impresso è Giglio Tigrato: Io la ricordo a fianco a suo padre, mite e imbarazzata. Nel romanzo invece, Giglio Tigrato è descritta come una Diana pellerossa, indocile creatura che ‘allontana l’altare a colpi d’ascia’. Che dire: una donna agguerrita!

Tutti, volente o nolente, siamo stati bambini e anche se ora siamo adulti, la nostra parte fanciullesca e la nostra giocosità – il nostro Peter Pan interiore – vive sempre in noi.

Adesso, non appena qualcuno mi dirà: ‘Cresci!’ io risponderò: Hai mai letto Peter Pan?

Se avete perso questa parte infantile perché la vita di tutti i giorni vi opprime, allora prendete questo romanzo tra le mani, e volate insieme a Peter Pan presso l’Isola Che Non C’è … e con un po' di polvere di fata … chissà che non ritroviate anche voi la voglia di giocare!

“[…] finché i bambini saranno spensierati, innocenti e senza cuore!”

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