GRAFFI(TI) The scratches series (Arianna Venturino)

 

GRAFFI(TI) … DI ME E DI TE: The scratches series 1 

(Arianna Venturino)

⭐⭐⭐ ⭐


 

Luna Farley, vive a Londra insieme ai suoi amici Kimberly, Mike e Leslie. I quattro amici fanno parte di una band, gli Starshine, di cui Luna è la batterista. Casualmente incontra Christopher Merrit, un graffitaro con il quale non ha subito un ottimo impatto.

Eppure, Christopher, si sente attratto da Luna perchè ha come l’impressione che dietro quel caratteraccio si nasconda una ragazza diversa dalle altre.

Una sera, gli Starshine vengono chiamati per suonare in un locale, il Lumière, il cui proprietario è proprio Christopher e il suo amico Logan e quando entrambi si incontrano di nuovo … Christopher ne approfitta per corteggiare ancora Luna che non sembra cedere alle sue lusinghe ma pian piano inizierà a fidarsi di lui, permettendogli ‘non di rompere il suo muro ma di scavalcarlo per raggiungerla’.

Luna, che era stata abbandonata in orfanatrofio dai genitori e maltrattata dalla sua famiglia adottiva, finalmente riesce di nuovo ad amare ed essere amata ma la delusione è dietro l’angolo: Christopher, viene assunto dall’Accademy of Arts di Amsterdam per due anni e come se non bastasse, Leslie, la solista del gruppo, li ha abbandonati per firmare un contratto discografico come solista.

Tutto crolla all’improvviso e Luna ‘prese le valige […] ed era già altrove verso una meta che sembrava più definita che mai.”

Il primo romanzo della serie ci fa conoscere i protagonisti, Christopher e Luna, i quali, anche se in modi diversi sono stati ‘vittime’ di perdite importanti nella loro vita. Perdere qualcuno per loro è significato essere privati dell’amore e costretti alla folle paura poter amare di nuovo.

“Eravamo graffi incisi sulla pelle, eravamo sangue che colava senza macchie, eravamo fulmini senza temporale, un continuo e nocivo uragano pronto a spazzarci via.”

Entrambi sfogano questa mancanza di amore nelle loro passioni:

Per Christopher, l’arte e nello specifico i graffiti sono l’essenza di sé stesso: “Non vi insegnerò a disegnare, voi sapete già farlo. Il disegno è qualcosa che nasce da voi stessi, è libera espressione. È quell’io bambino che cerca di uscire, sono le vostre emozioni più profonde. Ciò che raffigurate sono le vostre paure, quelle domande a cui non sapete rispondere. Questa è la differenza tra fare arte ed essere arte. […]”

Per Luna invece, la musica e in particolare suonare la batteria le da la carica e allo stesso tempo la scarica dei suoi pensieri; quando suona il suo strumento e vive in quell’elemento i suoi problemi e i suoi pensieri si annullano, esiste solo lei e basta:  “La canzone giusta al momento giusto […] non ebbi il coraggio di cambiarla, era troppo perfetta, era la mia fonte d’ispirazione, lei riusciva a farmi credere che i sogni potevano essere raggiunti, che bisognava lanciarli fuori dal cassetto e svegliarli.”

E’ vero che il vissuto di una persona incide fortemente sulla sua vita ma a volte, le casualità della vita possono riservarci anche delle sorprese inaspettate: Luna non avrebbe mai pensato di tornare ad amare ed essere amata e cosa più importante di essere finalmente “libera di essere […] di sognare […] di amare senza timore […] di essere io quella che ero, senza nasconderlo più a nessuno, senza nasconderlo più a me.”

Ho apprezzato la scorrevolezza del romanzo e anche l’attenzione data ai due protagonisti e al loro presente più che al loro passato. Mi spiego: il loro passato ovviamente non può essere omesso perché è la causa di ciò che sono adesso però è solo una pennellata scura tra quei colori che invece coloreranno la loro esistenza. 

 

 GRAFFI(TI) … DI NOI: The scratches series 2 

(Arianna Venturino)

⭐⭐⭐ ⭐


 

Sono trascorsi due anni: Christopher ha concluso il suo lavoro ad Amsterdam ed è intenzionato a tornare in Inghilterra, dove aprirsi una Scuola d’Arte. In questi due anni, per quanto il suo stile di vita sia stato discutibile, non ha fatto altro che pensare a Luna. Luna, dal canto suo, per questi anni ha vissuto nella sua casa a Coventry, isolandosi dal mondo e dai suoi amici.

L’arrivo di due lettere, una da parte di Christopher e una da parte di Kimberly, la mandano in crisi: nella lettera di Christopher, lui le scrive che vorrebbe rivederla perché non ha mai smesso di amarla ma Luna non vuole più fare questo passo, non vuole rischiare; mentre nella lettera di Kimberly, è contenuto l’invito al matrimonio della stessa e questa è per lei una notizia di svolta in quanto si rende conto di come, pur essendo stata assente per due anni, la sua amica non l’ha dimenticata.

Per cui, anche se intenzionata a dimenticare Christopher, vuole rimettersi in piedi ed è convinta di farlo anche da sola per cui comincia a riallacciare i rapporti con Mike e Kimberly ma sulla strada, di nuovo come la prima volta e quindi casualmente, incontra Christopher. Cosa fare?

Per Luna inizia un momento di grande indecisione, sfiducia e paura … Come potrà Christopher riconquistare la sua fiducia e questa volta per sempre?

Anche in questo secondo capitolo ho apprezzato la scorrevolezza ma confesso che l’ho trovato ‘troppo’ affrettato. Nonostante questo, per quanto il finale fosse scontato, il riavvicinamento tra Christopher e Luna aiutato da una serie di coincidenze mi ha divertito. Inoltre, finalmente si scopre il collegamento effettivo tra Leslie (l’ex solista degli Starshine) e Christopher e vi confesso che sino alla fine, ero arrabbiata con lui perché pensavo non avesse imparato la lezione di due anni prima e continuasse ad avere segreti e invece … (lascio a voi la scoperta).

Per quanto riguarda l’amicizia, ho provato personalmente, cosa significa ritrovare degli amici dopo anni (ovviamente amici che meritano) e, sapere di non essere mai stata dimenticata e allo stesso tempo cercata sia per chiarire che per riavvicinare mi ha veramente rigenerato proprio come Luna. Anche io, mi son trovata a fare dei passi verso delle amicizie con le quali per alcune ragioni (anche stupide) avevo interrotto i rapporti, ma col senno di poi avevo capito di aver sbagliato. Certo, decidere di riavvicinarmi a comportato anche il rischio di essere rifiutata però ne è valsa veramente la pena perché “[…] non vuol dire che tutto deve crollare. Dove c’è una fine c’è un inizio, dove c’è un muro c’è sempre una scala per scavalcarlo o un buco per attraversarlo.”

#caracarissimame

#graffiti

#ariannaventurino

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