GATTI, MERLETTI E CHICCHI DI CAFFE’ (A. Banerjee)

 

GATTI, MERLETTI E CHICCHI DI CAFFE’ 

(A. Banerjee)

⭐⭐⭐⭐⭐


 

Lily Byrne ha 39 anni: da un anno è vedova (suo marito Josh è morto a seguito di un incidente stradale) e decide di partire da San Francisco per dirigersi a Shelter Island, dove aprire un negozio di abiti vintage. Ancora non sa se questa sia la scelta giusta e se riuscirà a ricominciare una vita senza Josh ma inconsciamente, sta concedendo a sé stessa una possibilità. Tuttavia, aprire un negozio vintage in una nuova zona non è semplice. Qualcosa però sembra cambiare quando sulla strada incontra una gatta, Micina. È proprio grazie a Micina che incontra il veterinario Ben Cole (Lily era già entrata in amicizia con la figlia adolescente del dottore, Bish) ed è sempre grazie alla gatta, che sembra avere un potere soprannaturale nel capire le emozioni delle persone e saperle indirizzare verso il capo d’abbigliamento giusto, che Lily inizia ad ambientarsi in questa nuova vita. Riuscirà Lily a concedere a sé stessa un nuovo inizio?

Lily è una donna profondamente provata dal dolore della perdita della persona amata, un dolore che purtroppo non sempre viene rispettato. È una persona riservata ma allo stesso tempo disponibile verso gli altri. Il fatto che lei venda abiti vintage, non è una semplice professione ma proprio il suo modo di essere: “[…] gli abiti che vendeva non erano vecchi, erano classici. Ognuno di loro aveva una personalità, una storia da raccontare.” Vendere quegli abiti significava mettere a nudo una storia, proprio quello che Lily ancora non riusciva a fare ma sperava (se pur ancora inconsciamente) di riuscire a fare.

Il veterinario Ben Cole, invece, ha un “cuore cupo, astioso e apatico, il cuore di chi non trova una via d’uscita dall’oscurità”.  Il dottore è stato abbandonato dalla moglie, la quale alla famiglia ha preferito altre priorità nella vita. Questa perdita lo ha reso incapace di amare ancora. Quando invece incontra Lily, si rende conto che qualcosa li accomuna: “[…] Io però non posso cancellare il passato. Non posso buttarmi tutto alle spalle. […] Tuo marito sarà sempre con te. Te lo porti appeso al collo. Come potrei competere con qualcuno che non c’è più?”

Micina invece, è una gatta che oltre al suo istinto felino ha in sé un grande potere: “I gatti ci aiutano a restare coi piedi per terra. Ci costringono a riorganizzare le priorità.”  Micina, è (insieme a Lily) la protagonista indiscussa del romanzo in quanto lei stessa, che coi suoi occhi e il suo pensiero, scruta l’essere umano, parla in prima persona: “faccio buon viso a cattivo gioco, allungando la zampa verso i vestiti, i completi […] più appropriati. I clienti fanno tanto gli d’occhi e dicono che sono una gatta magica, capace di vedere nella loro anima e di suggerire ciò di cui hanno bisogno. […]”

Una storia tenera e commovente che mi ha tenuta ‘incollata’ pagina dopo pagina. Mi sono rivista in Lily, nella sua paura di ricominciare e nell’aver diritto ad una seconda possibilità. Anch’io mi sono concessa una seconda chance nella vita ed ora mi ritrovo finalmente a poter realizzare un qualcosa per me: non è facile fare i conti coi propri fantasmi (rimorsi e rimpianti) però questo non può essere un impedimento alla nostra realizzazione.

Lily vende per sua scelta degli abiti vintage proprio perchè raccontano delle storie e vuole dar loro tutta la dignità che il loro vissuto merita, non fa il suo lavoro per un fattore redditizio.  Anche per noi, se ciò che ci realizza – leggere, scrivere, studiare – è ciò che vogliamo, non ci resta che AGIRE!

“Portò le mani sulla nuca, slacciò la catenina […] aprì la fialetta, la capovolse e lasciò che il vento e il mare facessero il resto.”

Consiglio questa lettura a chiunque voglia concedersi una seconda possibilità nella vita, a chi sta cercando la forza necessaria di (ri)mettersi in discussione nonostante gli imprevisti sembrino più delle possibilità perché “dobbiamo pensare al futuro. La vita va avanti.”

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