IL VISCONTE CHE MI AMAVA (Julia Quinn)

 

IL VISCONTE CHE MI AMAVA 

(Julia Quinn)

⭐⭐⭐⭐⭐

 

 

Anthony Bridgerton ha una convinzione nella vita: morire a 38 anni (proprio come suo padre Edmund). Ora che anche lui si avvicina alla trentina, sente l’esigenza di sposarsi non per amore ma per “sistemarsi, avere un figlio. Aveva un titolo da tramandare., dopotutto. […] Aveva la responsabilità dinastica di procreare.”

Durante un debutto in società, nella ricerca di una moglie, conosce Edwina Sheffield, una giovane donna dal suo punto di vista adatta, ma non ha tenuto conto della sorella maggiore di Edwina, Kate, la quale, conoscendo Anthony quale Libertino, non ha alcuna intenzione di acconsentire a tale corteggiamento.

Tra Anthony e Kate inizierà così una sfida aperta (da una parte Anthony che tenterà di persuadere Kate a concedergli la mano di Edwina e dall’altra Kate che non sarà disposta a cedere tanto facilmente) che avrà dei risvolti inaspettati per entrambi.

Quanto mi sono divertita insieme ad Anthony e Kate! Le loro litigate, i loro battibecchi e le loro peripezie e ovviamente non poteva mancare per loro due il trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato stravolgendo così le loro vite.

Un episodio in cui ho riso tantissimo ad esempio, è stato durante la partita di Pall Mall, giocata tra i fratelli Bridgerton (ovviamente una partite senza regole) con la partecipazione di Kate, la quale, non si è lasciata l’occasione per mettere fuori gioco il permaloso Anthony tanto che proprio come disse Colin “ogni patito del Pall Mall Bridgerton sa che mandare la palla di Anthony nel lago è ben più importante di infilare la propria sotto tutte le porte. Questo vi rende vincitrice, Miss Sheffield.”

Mentre leggevo l’evolversi della storia d’amore tra Anthony e Kate non potevo fare a meno di ripensare alla mia storia: anche io, quando conobbi il mio compagno non pensavo che io e lui saremmo stati il fulcro della nostra vita! Avevo paura di innamorarmi ancora e convincevo me stessa di non provare nulla che non fosse amicizia ma ovviamente mi sbagliavo perché ogni volta che incontravo il suo sguardo mi perdevo nei suoi occhi, e ogni sfiorarsi casuale delle mani mentre passeggiavamo per le vie di Roma era sempre un’emozione. Ancora oggi, queste emozioni sono autentiche, vive e ogni volta che mi sveglio e il primo volto che vedo accanto a me, il mio cuore batte come fosse la prima volta tanto che dico sempre a me stessa: ‘Ma chi volevo prendere in giro quando continuavo a rifiutarlo!’

 Non sempre si riesce a supere la paura ma quello che possiamo fare è “non permettere a questa paura di governare la nostra vita”.

Ps. Confesso che anche il mio compagno mi dice spesso che sono ‘un pericolo per la società’ e come Kate inoltre, ho paura dei temporali (anche se non ho mai indagato il perché). 

Pur essendo il secondo volume della serie mi ha veramente affascinato in tutto e per tutto! Una narrazione mixata di umorismo e romanticismo in grado di regalarmi momenti sia spensierati ma anche profondi. Grazie!

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