SALVARE BRYN (Susan Stoker)

 

SALVARE BRYN

(Susan Stoker)

⭐⭐⭐⭐

 


Dane “Fish” Munroe, è un veterano: ex Delta, la cui squadra è rimasta uccisa durante una missione, è stato salvato proprio dalla squadra della Delta Force composta da Ghost, Fletch, Coach, Hollywood, Beatle, Blade e Truck. Grazie a loro, ha avuto salva la vita anche se ha perso parte del braccio e ha trovato una nuova ‘famiglia’ su cui contare ma deve comunque convivere col suo disturbo post traumatico da stress dovuto a quell’esperienza passata ed è proprio per questo che decide di trasferirsi nell’ Idaho.

Qui, si scontra con le stranezza di Bryn “Smalls” Hartwell, una ‘strana’ donna, dalle grandi doti intellettive “pari a quelle di un genio”, con un’irrefrenabile voglia di conoscere, di sapere e con un gran cuore. Il primo incontro/scontro non è il massimo tra i due perché Fish non gradisce sentirsi ‘osservato’ in quel modo; d’altro canto, Bryn è curiosamente ‘attratta’ da lui e quello che fa, sembra farlo senza rendersene conto, con innata empatia ed ingenuità.

Nella vita deprimente di Fish sembra insinuarsi così un barlume di speranza: esiste la possibilità di essere amato per l’uomo che è adesso? Inoltre, riuscirà a proteggere Bryn quando la sua curiosità la spingerà ingenuamente nel covo di un terrorista?

La vita dei nostri Delta Force Heroes, di cu anche Fish (se pur in pensione) fa parte, non è mai noiosa: non appena Fish li chiama, sono subito pronti a intervenire come nel loro stile.

Leggendo il sesto volume della serie Delta Force Heroes 6 , ho amato l’evolversi della storia di Fish e Bryn: Fish è riuscito a cogliere il meglio di Bryn e rendere la sua stranezza, la parte migliore di lei.

“E Smalls, non sei strana. […] Diversa forse. Ma chiunque non riesca a vedere la fantastica donna che c’è dietro le tue diversità, non merita di averti nella sua vita. Sei quel tipo di amica che si trova raramente, che mollerebbe tutto se qualcuno chiedesse aiuto. Disinteressata, premurosa, gentile e interessante. […]”

Bryn mi è rimasta nel cuore perché anche io come lei sono sempre stata considerata ‘strana’ in quanto non sono mai voluta andare secondo la corrente. Sentirmi diversa, messa da parte solo perché non ragionavo come la maggioranza, è stato molto spesso frustrante.

Avevo due scelte: aderire alla masse o la solitudine.

La tentazione di pensare o agire come gli altri a volte era forte in me, anche solo per provare quel brivido di sentirmi parte di un gruppo che mi considerava; ma quando poi provavo a fare quel passo verso quella direzione mi accorgevo che una parte di me non era sé stessa e finivo col deprimermi ulteriormente.

Trovare la giusta dimensione non è stato affatto semplice ma l’esperienza mi ha permesso di capire quanto ciò che conti sia essere sempre se stessi e mai ciò che gli altri vorrebbero. Oggi, questa consapevolezza è impressa nella mia mente, nel mio cuore e nella mia pelle.

L’uomo con cui condivido la mia vita, è stato attratto proprio dalla mia diversità, dal mio modo di essere semplicemente me stessa.

“[…] non smettere mai di essere te. Ti amo così come sei. […]”

Credo che non esista una certezza migliore di questa! 

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