LA RESA DI PIERS (Eloisa James)

 

LA RESA DI PIERS

(Eloisa James)

⭐⭐⭐⭐  



Linnet Berry Thrynne è una donna incantevole dall’aspetto bellissimo e dal carattere fiero che a causa di un pettegolezzo si trova ‘costretta’ a dover difendere la propria reputazione accettando di sposare il conte di Marchant, Piers Yelverton soprannominato la ‘Bestia’ per il suo carattere apparentemente antipatico e scontroso.

Linnet, è caparbia e raccoglie la sfida lanciatagli dal carattere duro del conte e dall’apparente insensibilità di quest’ultimo al suo fascino. Linnet, fa il possibile per tenergli testa finché non s’innamora di Piers, il quale scopre di non essere del tutto indifferente alla donna.

Questo sentimento che si è insinuato tra Linnet e Piers è destabilizzante ma allo stesso tempo intenso per entrambi:

  • Linnet capisce di essere innamorata ma allo stesso tempo convive con la (quasi) convinzione di non riuscire ad essere ricambiata

“[…] Sposarmi e ammettere i tuoi sentimenti significherebbe che l’infelicità non ti è capitata in sorte, ma è una tua scelta personale”.

  • Piers, invece, è così spaventato dall’effetto che Linnet ha su di lui e dalla paura di farle del male con la propria indomabilità che preferisce reprimere questo sentimento mentendo anche a sé stesso e ferendo i sentimenti della donna

Riuscirà Linnet a scalfire la durezza con cui, per anni, Piers a convissuto?

Una rivisitazione della mia fiaba preferita – La Bella e la Bestia – che mi ha tenuta incollata al libro pagina dopo pagina. Una narrazione semplice, scorrevole ma resa efficace anche grazie alla caratterizzazione dei protagonisti – Linnet, una donna determinata e Piers un carattere apparentemente ombroso – che nella loro evoluzione, hanno reso il racconto vivace e dinamico.

  • Ad esempio, non sfuggono all’occhio, i loro battibecchi o anche le battute imbarazzanti che concorrono a dare un senso di normalità al trascorrere della loro vita.

In questa rilettura della Bella e la Bestia, Piers è un medico: questo dettaglio mi ha fatto riflettere in quanto, il suo scopo è curare fisicamente i malanni altrui quando lui stesso, oltre ad essere invalido, vive un disagio interiore. A curarlo, arriva la sua Bella, ovvero Linnet che lo sfida in una maniera tale da essere per lui quella medicina necessaria, o meglio, quell’operazione necessaria alla cicatrizzazione delle ferite interne dell’anima.

Ho provato tristezza ma allo stesso tempo compassione per Piers: ho empatizzato con lui, perché capisco come ci senta a pensare agli altri ma trascurare sé stessi. A volte, non pensare a noi stessi è una tattica per non affrontare i problemi ma a lungo andare la ferita che portiamo dentro può infettarsi a un punto tale da richiedere un intervento ancora più estremo. Per Piers c’è voluto il tempo e l’esuberanza di Linnet, affinché il suo cuore incallito lasciasse spazio al perdono e all’amore.

Questa favola rivisitata ancora una volta ci ricorda come sia importante guardare oltre le apparenze ma questo non vale solo nei confronti degli altri ma anche e soprattutto verso noi stessi. Ricordiamoci che non siamo perfetti e volente o nolente non siamo immuni da sentimenti negativi. Quello che possiamo fare però, è non permettergli di avere la meglio su di noi imparando a gestirli e se non ci riusciamo da soli, chiediamo aiuto!

Ringrazio la mia migliore amica che mi ha regalato questo libro (conoscendo la mia passione per la bella e la Bestia) ed è una lettura che consiglio sia a chi ama questa fiaba ma anche a chi si sente appesantito nel cuore e ha bisogno di alleggerirsi nella speranza che la storia di Piers e Linnet possa aiutarvi in questo! 

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