REGALAMI UN SORRISO (Antonella Maggio)

 

REGALAMI UN SORRISO

(Antonella Maggio)

⭐⭐⭐⭐


 

Nick Lloyd è un padre single che vive a Londra con suo figlio Nathan (Nat), un bambino di 6 anni, gestisce un Pub da quando è stato abbandonato dalla donna della sua vita, Heaven Jones, la sua mente e il suo cuore si sono preclusi la possibilità di amare di nuovo.

“Nick era dolce e poi si faceva amaro come il veleno che uccide piano, che prima ti anestetizza un poco i sensi e poi non fa entrare ossigeno in corpo, ti blocca il cuore, rendendolo un orologio con le pile scariche.”

Per quanto Nick faccia il possibile per essere un padre presente e suo figlio abbia la ‘precedenza su tutto’, Nathan è aggressivo, scontroso e scontento: subisce le prese in giro dei suoi compagni per non avere una mamma e come se non bastasse la mancanza di una figura femminile purtroppo non è indifferente.

Per questo, seguendo il consiglio di sua sorella Summer, che lavora come medico presso il Great Ormond Street Hospital, lo porta quasi tutti i pomeriggi nel reparto di cui lei è responsabile dove conoscerà Virginia (Ginny) Collins, un’ Operatrice del Sorriso. Ginny, conosciuta anche come (S)Miley, infatti, col suo viso dipinto e il suo naso rosso, regala sorrisi a tutti i bambini del reparto che insieme a lei affrontano la realtà con l’ottimismo e la speranza che alla loro età non dovrebbero mai essere negati.

“Mi ero armata di buoni propositi e positività e quel piccolo borsone, che sembrava un cielo pieno di stelle pronte a cadere e a sfiorare il cielo per esprimere desideri aveva sussurrato il mio nome […] Non avevo poteri magici e non facevo mai niente di speciale, cercavo sempre di mettermi nei panni dei bambini, di guardare il mondo coi loro occhi e poi sfruttavo la mia maturità per arrivare ai loro cuori”.

Nathan, nonostante il suo carattere scontroso rimane affascinato e incuriosito dalla stravagante solarità di (S)Miley e, non passa molto tempo che Ginny riesce a diventare sua amica perché è vero che “solo un sorriso può abbattere un broncio, solo un sorriso può cancellare la tristezza da un volto e sciogliere il gelo nel cuore, solo un sorriso poteva guarire Nathan”.

Dal canto suo, però, anche Ginny, porta sul suo corpo e nella sua psiche delle cicatrici che l’hanno segnata, levandole quel sorriso che lei dona ad altri ma non a sé stessa, rendendola ‘piccola e impotente, insicura e incompleta, finta, una bambola rotta e consumata che difficilmente sarebbe stata apprezzata e stretta di nuovo tra le braccia’ di qualcuno che avrebbe saputo amarla.

Ma se non ci pensa il destino, ci pensano le coincidenze della vita: durante le audizioni per il Musical di Romeo e Giulietta, Ginny incontra Nick ma nessuno dei due sa chi sia l’altro e di come entrambi stiano influenzando la loro vita reciprocamente.

Avrà un sorriso il potere di trasformare una relazione senza pretese in un vortice di emozioni e veri sentimenti?

“Bastò quel sorriso per capire […] che Ginny […] era sempre stata sé stessa, era sempre stata vera, di quella verità che ti spiazza […]il suo sorriso era luce, era il sole che non tramontava mai, era la fiamma di una candela che non si spegne neppure se le togli ossigeno […]”

È stata veramente una lettura emozionante in grado di coinvolgermi dalla prima all’ultima pagina. Di fronte a una madre che abbandona un figlio in fasce solo per la propria carriera, non ho potuto fare altro che arrabbiarmi perché per me questo è inconcepibile.

Io sono una donna e non ho mai pensato di dovermi annullare per nessuno ma abbandonare la mia famiglia è un ipotesi che la mia testa scarta a priori perché senza sarei per metà morta.

Non è surreale un padre single che si occupa di un figlio anzi, ho apprezzato che l’autrice ne abbia fatto l’oggetto del suo romanzo. Ha affrontato questo tema sotto ogni prospettiva psicologica, sia infantile che adulta, indagando anche quelli che sono alcuni fenomeni esterni che possono causare cambiamenti inspiegabili nel rapporto genitore – figlio come, ad esempio, il bullismo velato (le prese in giro per non avere entrambi i genitori) da parte dei coetanei.

Per un genitore solo che ha sulle sue spalle la sopravvivenza fisica e psicologica del proprio figlio senz’altro la vita non è facile ma il fatto che tutti i giorni si alzi e viva la routine a testa alta dimostra che farcela è possibile.

Se ci capita di incontrare e conoscere genitori soli, anziché giudicare il loro modus operandi o dire subito frasi del tipo ‘io agirei così’, prendiamoci il tempo di parlare con loro, ascoltare la loro esperienza, e se possibile, siamo cortesi, pazienti e comprensivi coi loro figli, regalando un sorriso, proprio come Ginny.

➤Mi è piaciuto tantissimo Nick perché è un uomo in tutto e per tutto e soprattutto, è umano: ha dei bisogni ma anche delle ferite e nonostante non sia perfetto, non perde mai di vista la sua responsabilità di padre. Riconosce di avere dei limiti tanto che chiede aiuto a sua sorella, con la quale non è sempre sulla stessa lunghezza d’onda, ma preferisce mettere gli interessi del figlio prima dei suoi, dimostrandosi comunque pronti ad accogliere i consigli che gli vengono dati.

Ginny, nonostante quello che le è capitato, è viva e il lavoro che fa, quale Operatrice del Sorriso dimostra la sua gratitudine per questo. Questo lavoro non è solo una professione ma è la sua vita, ama quello che fa: quando varca la soglia dell’ospedale con le sue occhiaie e suoi pensieri, questi spariscono nel momento in cui diventa operativa in corsia. Quanti di noi amano il proprio lavoro?

Summer, la sorella di Nick, è strepitosa perché è una donna normale. È un medico, sposata, con due bambini e ha una vita incasinata. Ma col suo lavoro, come non esserlo? Questa normalità mi è piaciuta da subito perché la vita non è per forza precisione e perfezione ma anche disordine, stanchezza e spesso problemi. L’importante è esserci per chi amiamo e affrontarli insieme, il resto pian piano si sistema.

Il sorriso è a mio avviso il protagonista di questo romanzo perché è la forza scatenante di Nick quando vede il volto felice di suo figlio o l’incurvarsi verso l’alto delle labbra di Ginny ma anche di Ginny stessa quando sorride di fronte la sincera ingenuità dei suoi bambini o davanti l’irritabilità di Nathan. È proprio il sorriso che smuove quelle emozioni e quei sentimenti che ora permettono a Nick, Ginny e Nathan sia di ‘regalare sorrisi ma anche di sorridere per sé stessi senza aver più paura dei sogni’.

Se siete persone sorridenti o avete bisogno di un sorriso allora questa lettura è proprio per voi! La tenerezza che scorre tra le righe del libro non potrà fare altro che allietarvi e donarvi (spero) tanti sorrisi! E’ proprio di sorrisi autentici ciò di cui abbiamo bisogno!

“ […] una persona è felice solo quando cerca di esserlo, solo quando combatte per la sua felicità, solo quando fa di tutto per continuare a sorridere […]”

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