UN IMPREVISTO DA FAVOLA (Ilaria Carioti)

 

UN IMPREVISTO DA FAVOLA

(Ilaria Carioti)

⭐⭐⭐⭐⭐

Gaia è una giovane donna che si trova a dover lottare tutti i giorni per tirare avanti sia per lei che per suo fratello Giorgio, un ragazzo affetto da sindrome di down. Nonostante la vita sembri remargli contro Gaia spera sempre che le cose possano sistemarsi e quando viene assunta come dipendente in una palestra lussuosa sembra potersi finalmente tranquillizzare … Se non fosse che il proprietario, un certo Gabriel, uomo ricco ma anche losco, si trova coinvolto in un incidente nel quale non solo rischia di perdere la vita, ma pur salvandosi:

• viene incriminato

• perde temporaneamente tutti i suoi beni

• è costretto agli arresti domiciliari in attesa del processo.

Inoltre, dove potrebbe Gabriel andare visto che, oltre ai suoi averi, ha perso anche il suo aspetto divino ora sfigurato?

Gaia, che è di nuovo consapevole di aver perso l'ennesimo posto di lavoro, viene però assunta come collaboratrice domestica alle dipendenze del signor Gabriel e, siccome necessita di lavorare accetta.

Dal momento in cui varca quel cancello, sia per Gaia che per Gabriel, inizia un viaggio di non ritorno verso un sentimento per loro ‘ignoto’, (quasi) impossibile e anche spaventoso.

• Cosa può offrirgli Gabriel se non un aspetto deturpato e un caratteraccio?

• Dal canto suo Gaia, sarà in grado di mantenere vivo il suo ottimismo e contagiare col suo entusiasmo un cuore solo, abbandonato e logorato?

Ho scoperto quest’autrice per caso e ho deciso di avventurarmi nel suo romanzo perché è una rivisitazione moderna della mia fiaba Disney preferita in assoluto ovvero La Bella e la Bestia. La scrittrice riesce a rendere tangibile la magia di una fiaba come questa, usando come sfondo, proprio una città come Roma (tra l’altro la mia città natale).

Roma nel suo caos ma anche nel suo incanto accompagna Gaia e Gabriel in questo percorso dove si troveranno sia dover fare i conti con il disordine dominante la loro vita ma anche con quei momenti che, pur se brevi, li renderanno consapevolmente umani e quindi bisognosi di comprensione, empatia e … AMORE.

Inoltre, ho veramente apprezzato l’attenzione e la sensibilità manifestate dall’autrice sia verso coloro che vivono con persone diversamente abile ma anche verso quest’ultime perché esse stesse, tramite i loro occhi ci fanno conoscere una vita che nonostante tutto è meravigliosa e meritevole di essere vissuta. Gaia, NON è frivola ma anche lei vive momenti di sconforto e preoccupazione. Eppure, avere vicino suo fratello Giorgio, accettarlo, aiutarlo a crescere e adattarsi in una società dove purtroppo non sempre il diverso è accettato, le dà la forza di alzare lo sguardo, guardare ogni giorno con gratitudine e avere la determinazione di andare avanti nonostante gli ostacoli incontrati, perché d’altronde gli imprevisti fanno parte della vita … e a volte posso essere anche da Favola!

Sono soddisfatta di questa scelta e la consiglio a chi come me ama i retelling ma anche a chi a volte giudica basandosi solo su quello che sente ma poi non si prende il tempo per approfondire veramente la realtà che ha davanti.

“Per natura, cerco di trovare il buono in ognuno e non posso pensare che quest’uomo abbia meritato un simile supplizio” (Gaia)

Anch’io come Gaia, sono una persona che tende a vedere il buono, il lato positivo altrui. Questo perché penso  (forse sbagliando) che ognuno di noi affronta delle battaglie quotidiane per cui non sempre quello che vedo, sento o ipotizzo corrisponde alla verità. Forse dietro un atteggiamento potrebbero nascondersi altre motivazioni che io non conosco per cui chi sono per giudicare? Certo, come vorrei che anche gli altri usassero lo stesso criterio nei miei riguardi anziché essere prevenuti! Purtroppo, non posso farci nulla per chi è prevenuto nei miei riguardi se non dirgli, scrivendoglielo, di non concentrarsi sulle apparenze ma se ha dei dubbi, parlarmi al fine di chiarirci. Io senz’altro apprezzerò questa considerazione! Inoltre, alleggeriamoci la vita: i dubbi pesano per cui leviamoli da dosso. Si vivrà sicuramente meglio!

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