LA RIVOLTA DEGLI SCHELETRI NELL'ARMADIO
(J. R. Forbus)
⭐⭐⭐⭐⭐
Wolverhampton (Inghilterra): Sir Desrius, lo
“Stregone”, dirige un Parco degli Orrori al cui servizio lavorano dei Mostri
‘che si diverte a torturare [...] un’attività crudele che esegue con gioia
spietata’.
Questi Mostri – Scheletri, Vampiri, Alieni, Fantasmi,
Draghi, Lupi Mannari, Streghe – col passare del tempo, sentono l’esigenza di
tutelarsi tanto che, riunitisi nel Sindacato dei Mostri redigono La Carta delle
Condizioni in cui elencano una serie di richieste a favore di condizioni
lavorative umanamente giuste ed eque per tutti.
I Mostri sono ottimisti e fiduciosi: sperano che
il dialogo sia la chiave per risolvere questa situazione al momento umiliante e
oppressiva … Ma sarebbe stato veramente sufficiente?
“Per ora li avrebbe lasciati andare, facendoli
illudere che la cosa finiva lì. Ben presto però gli avrebbe presentato il conto
[...]”
Ecco che per i nostri protagonisti, Frankenstein,
Ossogrigio, Lilia, Walt, Vampa, Ivan, Susie e altri, iniziano avventure
esilaranti che li porteranno a dover pensare ed escogitare piani d’attacco, a
volte strategici altre meno, e in tutto questo parlare, proporre e ideare
ovviamente non mancheranno gli imprevisti, i sospetti e le paure.
Riusciranno, nonostante le inevitabili
difficoltà, ha concentrarsi e raggiungere quell’obbiettivo comune chiamato
CAMBIAMENTO?
È stata una lettura che ha saputo sorprendermi
dall’inizio alla fine in quanto mi sono ritrovata partecipe di un’avventura che ha
superato le mie aspettative. Mi aspettavo semplicemente una lettura per ragazzi
in stile hallowiniano e invece mi sono ritrovata coinvolta in un mondo in cui,
i cosiddetti mostri, nella loro identità sono proprio un riflesso della società
in cui viviamo. Sono creature dotate di emozioni, sentimenti, capacità,
debolezze ma aventi anche sogni, progetti e ambizioni proprio come noi.
Un personaggio che porto nel cuore è il Fantasma
Lilia, la quale lavorava come commessa dal fioraio. C’era solo un problema:
appena toccava ‘i fiori con le sue mani spettrali questi appassivano
all’istante. Per non buttarli via, Lilia si era inventata delle composizioni di
natura morta […]’
Ho riflettuto su Lilia sia durante che dopo la
lettura del romanzo perché è un fantasma che ha un vissuto alle spalle, è
vittima di un imprevisto (che non voglio spoilerarvi ma vi assicuro che per un
fantasma abituato ad essere tale non è un cambiamento semplice) ma è un mostro
che sa adattarsi alla vita. Non si può sentire il suo tocco quando abbraccia
qualcuno essendo un fantasma, ma la sua presenza, la sua speranza e la sua
positività sono così percettibili tanto da far sentire il prossimo sempre al
sicuro. Lilia trova sempre il lato positivo delle cose anche quando la
situazione non promette nulla di buono. Ad esempio, ripensando proprio alle sue
nature morte, io vi confesso che non ho il pollice verde e mi sarei
demoralizzata; al contrario, Lilia ci offre un'altra visione della situazione
dimostrandoci come trasformare una debolezza in punto di forza. Quando chi ci è
a fianco, ci supporta e ci incoraggia non ci sentiamo motivati? Lilia può
essere proprio l'ispirazione di cui abbiamo bisogno quando ci sembra di non
essere in grado o di non riuscire. Provare per credere!
Nel susseguirsi della vicenda incontriamo anche
una coppia atipica ma che ho trovato ben assortita: Ivan e Susie. Secondo voi,
possono andare d’accordo un Vampiro e un’Umana?
Non voglio essere io a dirvi la risposta che scoprirete leggendo il
romanzo, ma condivido con voi una riflessione che la dinamica di questa coppia
mi ha suscitato: chi sono io per giudicare la diversità?
Il romanzo, nella sua semplicità e e
scorrevolezza si apre a tantissime interpretazioni tanto che è adatto:
- Agli ADOLESCENTI: perché oltre ad usare un linguaggio scorrevole e un’ambientazione avvincente, permette loro di riflettere, sia singolarmente ma anche in gruppo, sull’importanza di essere sé stessi, di rispettarsi, rispettare la vita, la diversità e dire no al bullismo.
- Agli ADULTI: perché si concentra si temi sociali fondamentali legati al lavoro e alla dignità umana. Lavoriamo per vivere o viviamo per il lavoro?
- A TUTTI: perché mette in discussione le nostre facoltà mentali inducendoci ad andare oltre il semplice racconto ma a trovare varie chiavi di lettura tra cui la nostra. Inoltre, consiglio questo romanzo anche a chi ha la passione per il disegno perché la copertina e le illustrazioni che accompagnano ogni capitolo sono accattivanti, preparano il lettore per quello che lo attende e rendono il romanzo completo.
E' stato un piacere poter conoscere di persona lo scrittore J. R. Forbus, alla Fiera dei Libri, Più Libri più liberi, che si è svolta recentemente a Roma. Per me è stata un'occasione per apprezzarne ulteriormente il messaggio racchiuso in una frase che ho sottolineato e impresso nella mente:
"Il cambiamento porta sempre con sè nuove sfide. Ma il progresso, cari amici, è proprio questo: una sfida alla paura."
Sono pronta per questa sfida!
Ringrazio la Casa Editrice Ali Ribelli per avermi
dato l’opportunità di leggere e recensire LA RIVOLTA DEGLI SCHELETRI di J.R.Forbus perchè è stata
un’esperienza costruttiva ed emozionante in tutte le sue sfaccettature.
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