UN BAMBINO CHIAMATO NATALE (Matt Haig)

 

UN BAMBINO CHIAMATO NATALE

(Matt Haig)

⭐⭐⭐⭐


Finlandia: il piccolo Nikolas vive con suo padre Joel, un taglialegna, in una piccola dimora. La loro vita non è semplice anzi, è fatta di rinunce e privazioni: Joel vorrebbe poter fare di più per entrambi ma Nikolas, che capisce la fatica sia fisica che mentale sopportata da suo padre, è contento e grato di quello che ha.

“Non lavorare troppo, papà. […] Ogni tanto devi anche giocare. […]”

Eppure, Joel non vuole arrendersi alla miseria in cui sono costretti a vivere e decide di partecipare ad una missione per conto di Re Frederick: trovare Elfhelm, la città degli Elfi e portargliene una prova.

Con la promessa che sarebbe tornato per Natale da suo figlio, Joel parte!

Col passare del tempo, però l’assenza del padre e la sgradita presenza della perfida zia Carlotta portano il bambino a prendere una decisione: partire alla ricerca di suo padre. Ed ecco che, per il piccolo Nikolas, che ‘passava il tempo a fantasticare e a pensare a cose magiche, come elfi e folletti’, inizia un’avventura fatta di nuove conoscenze come renne magiche, Elfi allegri e amichevoli, arrampicate sui camini (troppo piccoli su cui intruppare la testa), incontri (molto ravvicinati) con Troll e Fate della Verità e sempre con quel ‘grosso capello […] rosso, con un bordo di pelliccia bianco e un pompon bianco e soffice’, alla ricerca del ‘suo posto nel mondo’.

Con questo racconto, Matt Haig, mi ha fatto veramente sognare perché ha saputo rendere umana un’identità conosciuta come Babbo Natale. Sono tantissime le leggende che circondano quest'uomo anziano dalla barba bianca, ma poterlo conoscere invece, proprio come un bambino che prova desideri, emozioni e sentimenti al pari dei suoi simili, lo rende ancora più vicino all’animo umano.

Sono dell’opinione che viviamo in un mondo dove l’apparenza purtroppo, rovina la bellezza che si cela dietro l’immaginare, il creare e il sognare. Quante volte i nostri obbiettivi vengono depennati solo perché qualcuno pensa che per noi sarebbero impossibili da raggiungere? Vi è mai capitato di sentirvi dire la solita affermazione scoraggiante: “Per quanto tu possa provarci, non ci riuscirai mai”? Sono espressioni talmente forti e laceranti che si insinuano a tal punto nella mente da farci sentire così inadatti che l’unica soluzione apparente è mollare.

So che significa provare certi stadi d’animo ma sono giunta alla consapevolezza che chi sminuisce i sogni altrui è perché molto probabilmente ha perso ‘quella magia’ celata dietro la propria capacità di sognare. Infatti, non riesco più ad essere arrabbiata ma come Nikolas, mi sento responsabile per loro ed è proprio per questo che continuo ad essere sempre me stessa - fantasiosa, creativa e sognatrice - combattendo l’apatia e l’incredulità con una formula ‘magica’ che secondo me non sbaglia mai:

“[…] Per rendere possibile una cosa impossibile […] dovevi crederci. Il metodo era quello […] con la magia giusta e la fiducia dentro di te.”

Questo racconto, grazie alla sua semplicità è adatto a chiunque sia disposto ad aprire la propria mente e il proprio cuore, non solo ad una semplice leggenda natalizia ma a tanto altro come ad esempio:

  • Siete persone apatiche per carattere o perché la vita vi ha portato ad esserlo? La conoscenza di Babbo Vodol potrebbe aiutarvi a rivedere il vostro atteggiamento.
  • Siete persone insoddisfatte dalla vita? La conoscenza di Joel potrebbe farvi riconsiderare le vostre priorità.
  • Siete persone che spesso omettono la verità oppure tendono ad utilizzare mezze verità? La conoscenza della Fata della Verità potrebbe rivelarvi informazioni interessanti.

Ringrazio la Casa Editrice Salani per avermi concesso l’opportunità di leggere Un Bambino chiamato Natale. Per me è stato veramente toccante scoprire un Babbo Natale che, prima di diventare tale, è stato un bambino in carne e ossa il quale, come tutti amava giocare. Il gioco ha sempre fatto parte della vita dell’uomo ed è proprio per questo che in un periodo festoso come il Natale, credere nell’esistenza di Babbo Natale, che ‘insieme agli elfi e alcune renne volanti dimostrano a tutti i bambini del mondo, ogni mattina di Natale, che la MAGIA ESISTE’, rende tutto ancora più incantato.

Queste Feste sono un’ottima occasione per:

  • Dedicare del tempo a noi stessi concedendoci qualche ora di magia insieme a Nikolas, gli Elfi e le Renne a Elfhelm
  • Dedicarvi del tempo come Famiglia leggendo insieme la storia di Nikolas: se lo farete insieme ai vostri figli e/o ai vostri nipoti, tenete viva la loro attenzione soffermandovi sulle situazioni e sui personaggi (fateli ridere con Babbo Mus e Piccola Noosh, volare insieme a Lampo, empatizzare con Nikolas), osservate le illustrazioni … ma soprattutto fateli sognare e sognate insieme a loro!

Ricordatevi: MAI DIRE IMPOSSIBILE!



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