I MIEI STUPIDI INTENTI
(Bernardo Zannoni)
⭐⭐⭐⭐
Vi siete mai chiesti come sarebbe
la vostra vita se anziché uomini foste nati faine?
Archy è una faina che ci racconta
tutta la sua vita dall’ infanzia sino l’età avanzata. La sua è un’esistenza travagliata,
traumatica, rassegnata e inaccettabile, la sua condizione lo rende sensibile e
afflitto. Vorrebbe ma non può evadere dalla sua prigione: insomma, non trova
una via d’uscita… se non fosse che, forse esiste una possibilità di
sopravvivenza alla fine del tutto e questa, a quanto apre, risiede in un
Tesoro!
- Di che Tesoro si tratta?
- Inoltre, può una faina dominare il proprio istinto per somigliare agli uomini?
Bernardo Zannoni, tramite la vita
di Archy, ci conduce in un mondo diverso da quello che noi conosciamo in cui
non esistono solo i sentimenti ma anche l’istinto. La faina protagonista del
suo romanzo vive situazioni comuni all’uomo come, ad esempio, la perdita di un
genitore, l’abbandono, la diversità, i maltrattamenti, l’amore ma non può
frenare l’istinto che è insito in ogni animale, forte soprattutto quando la
loro sopravvivenza è a rischio.
Quando mi è stato proposto questo
libro come lettura per il GDL che seguo insieme alla Mia Libraia di Fiducia,
non sapevo cosa aspettarmi e anche questa volta sono rimasta veramente soddisfatta
soprattutto perchè non è una narrazione scontata o banale in cui gli animali
sono semplicemente protagonisti, ma ogni personaggio, che sia costantemente
presente o solamente citato nella vita di Archy, è caratterizzato nel dettaglio,
ha un ruolo, un significato e TUTTI permettono al lettore una lettura piacevole,
scorrevole ma veramente ricca d’idee, pensieri e riflessioni.
Infatti, Questa lettura mi ha
portata verso varie riflessioni personali: ad esempio, mentre leggevo
determinati passaggi legati al senso della vita e della morte (ad esempio, da
parte della Volpe nei suoi ultimi giorni di vita o da parte di Archy durante il
suo ultimo incontro con Nessuno), mi sono chiesta se gli animali non fossero
proprio un riflesso di noi esseri umani e di quello che, la situazione in cui
stiamo vivendo adesso, ci porta a pensare. Inoltre, ho riflettuto sul concetto
legato all’istinto animale: gli animali non riescono a farne a meno; viceversa,
l’uomo può scegliere come agire ma non sempre si usa questa capacità di
giudizio anzi, spesso predomina proprio un’istintività che non fa parte dell’essere
umano eppure, proviene proprio da noi, dai nostri intenti.
“Forse era questa la differenza fra
un uomo e un animale; io non avevo pensato, e adesso ne pagavo le conseguenze.”
Credo che questo romanzo sia anche
una metafora di comportamenti che, volente o nolente, in qualità di Esseri
Umani, purtroppo (lo ribadisco) ci rappresentano: ad esempio, non capita spesso
di sentire o leggere tramite i notiziari, notizie riguardanti l’abbandono dei
figli da parte dei genitori perché indesiderati? Non sono all’ordine del giorno
le violenze domestiche e i femminicidi?
D’altra parte, però, non cerchiamo anche l’Amore?
Ma cosa significa veramente AMARE?
Significa possedere (istinto)
oppure è un sentimento profondo che impatta cuore e mente (ragione)?
“Lei stringeva il piccolo Nessuno,
e io abbracciavo la mia miseria e la mia solitudine, perché dal mio petto non
giungeva più rumore.”
Nella sua particolarità, Bernardo
Zannoni mi ha toccato il cuore: mentre leggevo il susseguirsi della vita di
Archy, ero in pena per lui e mi sentivo impotente perché ero consapevole del
fatto che ci sono circostanze in cui per salvarci, doppiamo trovare noi stessi la
‘luce in quella ‘stanza buia […] in cui ci sentiamo perduti, deboli e invisibili’,
per uscirne. Sicuramente la vita, come per Archy, è un’ottima maestra ma siamo
noi che valutiamo i nostri ‘stupidi intenti’. Per Archy, significava ‘scappare,
come tutti dall’inevitabile’; dal mio punto di vista invece, significa affrontare
gli ostacoli che si pongono tra Me e i miei obbiettivi. Forse i ‘miei intenti’
a tanti sembreranno stupidi ma per me non lo sono per cui proseguo per la mia
strada e credo che, quando si è consapevoli di se stessi, nulla può farci
veramente paura!
Consiglio questa lettura a chi fa
della semplicità uno stile di vita perché ritengo non ci sia un modo migliore
per vivere al meglio i propri i giorni. Inoltre, se anche voi state
organizzando i vostri ‘intenti’, che aspettate a conoscere Archy e la sua vita?
Il suo racconto, la sua schiettezza, sincerità e umiltà, sono certa, toccheranno
il vostro animo inducendovi a riflettere anche su come e dove state dirigendo
la vostra vita.
Buona lettura!
Autore: Bernardo Zannoni
Editore: Sellerio Editore
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Mi hai incuriosita, lo cerco.
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