LA FIGLIA DI ODINO. RAVEN RINGS
Volume I
(Siri Pettersen)
Tra la gente di Ym,
ad Elveroa, vive un’adolescente, Hirka, cresciuta con suo padre, lontana dalle
persone. A differenza degli altri abitanti, Hirka non ha la coda ma ha sempre
creduto di averla persa a causa di un lupo. Ma non è tutto perché la ragazza non
riesce neanche ad evocare e poter manifestare il suo DONO.
A breve dovrà presentarsi davanti il Consiglio dei Dodici e davanti il Trono del Veggente ...
Ma
come fare?
Rime, nipote
ribelle della Casata più importante e temuta nel Consiglio e suo amico l’aiuta
ma questo non basta perché nel momento in cui viene esaminata, la verità emerge
prepotente: è ‘una Figlia di Odino. Marciume.'
Chi è veramente Hirka?
Come e perché questa scoperta impatta anche coloro che fanno parte della
sua vita?
Per Hirka inizia
un pellegrinare in cui il sostegno di Rime, Ramoja ed Eirik sarà determinante sia
per la salvezza comune che per la scoperta della verità.
Ho letto questo Fantasy,
insieme ad un GDL e per quanto io non sia un’amante del genere, sono rimasta
veramente soddisfatta!
La scrittrice, in
questo primo volume, è stata capace di presentarci i protagonisti e gli
antagonisti a 360°: li conosciamo sia fisicamente che introspettivamente. Ogni
loro azione, per quanto concorra a costruire la narrazione, è pensata anche
come riflesso del loro essere: ad esempio, ho percepito spesso la solitudine
che accumunava sia Hirka che Rime, il sentirsi ‘già morti’ perché incompleti,
privati della verità.
Nonostante la
scrittrice ci catapulti in un mondo che non esiste, essa riesce a far leva su
situazioni emozionali e sentimentali reali: la morte di una persona cara, l’emarginazione,
la diversità (e la non accettazione), l’inclusione (esclusione), il supporto
familiare, i soprusi, scegliere il male ‘minore’ per un bene maggiore.
Ho trovato
efficace e strepitosa l’idea del DONO, per me una metafora di quello che siamo e
della nostra forza interiori. Hirka, è convinta di non avere il Dono; eppure,
riesce a percepirlo: “Era sola, circondata soltanto dai battiti del cuore di
Rime […] Non riusciva a ricordare quando avesse aperto quella porta.” il Dono,
a dispetto di quanto si possa credere, non è una prerogativa per pochi, ma a prescindere
da quello che potrebbero dire o pensare gli altri, ognuno di noi ha un
potenziale dentro di sé che se scoperto, apprezzato e valorizzato può renderci forti
e migliori. Come Hirka, ‘accogliamo il dono’ e anche se il risultato non sarà
immediato, non arrendiamoci perché proprio nella pazienza e nella perseveranza c’è
la riuscita.
Autore: Siri Pettersen
Editore: Multiplayer Edizioni
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