BAUHAUS
L’idea che ha cambiato il mondo
(Valentina Grande – Sergio Varbella)
⭐⭐⭐⭐⭐
Avete mai sentito parlare della Bauhaus?
Walter Gropius? Ludwig Van Der Rohe?
Forse
avrete sentito nominare o magari conoscerete artisti come Kandinskij e Klee?
Io
conobbi la storia della Bauhaus durante la preparazione del modulo base di Arte
contemporanea e mi ritrovai a fare qualche ricerca per la mia tesi di laurea:
nello specifico, mi concentrai sui BAUSPIEL – un set di forme colorate in legno
con cui giocare alle costruzioni - progettati dal Alma Siedhoff Buscher.
Quando
mi trovai in libreria e il mio occhio cadde su questa graphic novel non seppi
resistere sia perché mi piace il genere ma anche perché ero certa avrei trovato
spunti interessanti da appuntare nel mio quaderno intorno ai quali sviluppare
riflessioni e ricerche.
Infatti,
la storia della Bauhaus così come ci viene raccontata, stimola la curiosità di
saperne di più e anche la voglia di salire su un areo diretti a Weimar, Dessau e
Berlino per varcare quella porta e immergerci in quell’atmosfera così artistico
– creativa che ha caratterizzato questa scuola, il suo fondatore e tutti coloro
che ne hanno lasciato il segno.
Le
illustrazioni sono accompagnate da frasi semplici ma concrete che
inevitabilmente rendono il lettore sia spettatore che protagonista di quest’avventura
artistica: all’improvviso ci si ritrova all’interno di una struttura funzionale
e misurata secondo le esigenze umane, si salgono e scendono i gradini sulla
scala di Henri Van de Velde, si può incontrare W. Gropius e conoscere proprio
da lui come è nata l’idea della Bauhaus, i sacrifici richiesti, le divergenze d’
opinione e i diversi metodi d’apprendimento utilizzati dagli insegnanti e dagli
artisti etc. Spostandosi a Berlino, conosciamo Ludwig Van Der Rohe: il suo
inserimento nella Bauhaus è stato semplice? Di fronte un sistema politico che
cambiava ed esigeva sottomettere alla propria volontà ogni forma d’espressione
tra cui l’arte, come avrebbe reagito?
Nel suo
‘riassumere’ in modo esaustivo quello che la Bauhaus è stata e ha rappresentato
dal 1919 al 1932, sono certa che chiunque leggerà questa graphic novel, a prescindere
da quanto si conosca il soggetto trattato, ne apprezzerà la chiarezza e la
volontà di ricordare a ciascuno di noi quanto sia importante tutelare e
rispettare la libertà altrui.
La
Bauhaus, non è un semplice movimento artistico ma è la prova vivente che l’arte
è espressione, emozione, sentimento: l’artista parte proprio da questo quando,
utilizzando le materie prime a disposizione, crea dando vita alle proprie idee.
Letture
biografiche che fanno conoscere argomenti forse poco noti e, allo stesso tempo,
stimolano curiosità e ricerche, dal mio punto di vista, non solo sono riuscite
al 100 % ma sono valide ed efficaci anche come strumenti didattici. Non sottovalutiamo
la capacità di una graphic novel (come questa ad esempio) di arrivare sia alla
mente che al cuore di uno studente o studentessa che magari ha poca
dimestichezza con la storia o con l’arte; al contrario, manteniamo la stessa
apertura mentale che esisteva nella Bauhaus, disposti al confronto anche se
questo significa adattarsi a un approccio diverso dal nostro.
“[…] chiudi
gli occhi. Concentrati e immagina una sfera colorata … introduci le tue mani
all’interno … tasta, fruga. Le nuove forme devono rinascere dentro di noi … Dall’irrazionalità
si arriva a una realizzazione razionale.”
Autori: Valentina Grande - Sergio Varbella
Editore: Centauria
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