MAGICA AMICIZIA
(Andrea Bouchard)
⭐⭐⭐⭐⭐
Quattro
bambini fuori dal comune che nati lo stesso giorno, hanno in comune una ‘Magica
amicizia’:
- Pandora per i dolci
- Musli per gli animali
- Viola per le piante
- Mobli per le invenzioni
Conosciutisi
proprio il giorno del loro compleanno e divenuti complici di questo segreto,
saranno i protagonisti di un’avventura in cui, indagando sulla scomparsa di
alcuni bambini, dovranno combattere il perfido Uomo di Ghiaccio e sventare il
suo piano diabolico.
In un
mondo adulto dove le relazioni umane sono complesse e minacciate dalla
freddezza e dall’insensibilità altrui, i Nostri piccoli Eroi, lotteranno per
tutelare il loro diritto ad essere fanciulli spensierati, allegri e soprattutto
LIBERI da preconcetti e costrizioni erroneamente imposti.
Leggere
questo libro in compagnia della mia cara amica, coordinatrice del Blog
Confidenze librose, è stato proprio un momento ‘magico’ possibile anche alla
nostra amicizia avvenuta grazie ai libri.
Mentre
leggevo il libro non potevo fare a meno di pensare al concetto di AMICIZIA: i bambini,
protagonisti del racconto, sono diversi ed è proprio questo che rende la loro
amicizia unica e speciale. La differenza non è un limite ma al contrario, un
arricchimento tanto che per riuscire nell’impresa, saranno necessari la
creatività, l’ingegno e il dono di tutti loro. Ciascuno dà una parte di sé ma
allo stesso tempo impara dall’altro!
Per una
giovane mente che legge questo romanzo il concetto appare semplice, intuitivo e
immediato … ma per noi adulti, per quanto possa sembrare scontato, forse merita
un momento di riflessione: il mondo oggi ha un concetto di amicizia che non
guarda la sostanza quanto invece l’apparenza. Ad esempio, si è amici di
qualcuno se siamo come lui, se seguiamo quella tendenza, se abbiamo un certo
numero di followers sui social … ma siamo sicuri che è questa la vera amicizia?
Mi ha
fatto riflettere che l’autore, abbia focalizzato l’attenzione su un dettaglio
rilevante della nostra società: la tecnologia e il suo utilizzo. Ad esempio, quando
‘le nuove invenzioni rimasero bloccate’ ci fu un momento di panico.
Premetto
subito che non sto demonizzando l’utilizzo di tutto ciò che sia social in
quanto io sono la prima ad usufruirne, mi piace utilizzare i social per
comunicare, studiare, lavorare e imparare quanto più possibile riguardo il
mondo tecnologico informatico. Tuttavia, non posso permettere che questo
assorba completamente la mia testa e la mia concentrazione perché la vita non è
in un pc o ino smartphone ma è intorno a Me, nelle persone che amo, nel mio
amico a quattro zampe etc.
“Con
il passare del tempo però […] le persone impararono di nuovo a infilarsi i
pantaloni, ad allacciarsi le scarpe e ad addormentarsi senza le barzellette e
le carezze del tuttofonino. Si resero conto che quelle macchine erano inutili e
che, anzi, era più semplice e più bello fare le cose da soli.”
Spesso
mi chiedo se potrei fare a meno della tecnologia e non nascondo che, in questo
autoesame mi sono accorta di esserne ‘troppo’ dipendente. Per cui, ultimamente
sto cercando un equilibrio diverso: infatti, nel fine settimana, siccome è un
momento in cui posso rilassarmi di più, ho deciso di accendere la connessione
dati in tarda mattinata così da non essere subito assorbita da notifiche e quant’altro.
Non ne sento la mancanza, non ho premura di attivare il telefono anzi, mi
dimentico persino di averlo (segno evidente che ho bisogno di disintossicarmi).
Mi piace
LA CITTA’ DEI SOGNI pensata e creata dai Nostri Amici. Si, è un racconto e
forse un’utopia che però ci permette di osservare il mondo non solo dal nostro
punto di vista e da una singola prospettiva, ma da più angolazioni come gli
sguardi vivaci e spensierati dei bambini che a volte sanno insegnarci anche a
vivere!
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