VIA COL VENTO
(Margaret Mitchell)
⭐⭐⭐⭐⭐
Ci sono momenti in cui scrivere una recensione non è solo
una ‘passione abituale’ ma anche un momento personale in cui condividere noi
stessi e i nostri ricordi. È proprio
così per me che sono finalmente pronta a esprimermi tramite un romanzo (tanto)
‘spaventoso’ per la sua mole quanto ‘andante’ come un soffio che è VIA COLVENTO.
Ero una bambina quando la mia cara nonna mi fece scoprire e
forse esageratamente ‘apprezzare’ un colossal del cinema intitolato VIA COL
VENTO. Allora non capivo cosa ci trovasse di così travolgente e commovente e di
certo non avrei mai pensato che avrei dovuto attendere 34 anni e una sfida di
lettura per leggere proprio il romanzo e capirne appieno il suo valore a 360 °.
Ora che anche io faccio parte di coloro che hanno
consciamente deciso di leggerlo, dopo aver tentennato e rimandato, sono
convinta che non ho letto solo un romanzo ‘storico’ ma una rappresentazione, o
meglio, una metafora della vita, la quale, incarnata dalla bellissima Rossella
O’Hara, non segue un destino preciso quanto invece una sopravvivenza
indispensabile.
Rossella, che ha vissuto a Tara (una fiorente piantagione di
cotone) non sa ancora cosa significhi la privazione ma gode dell’ammirazione di
tantissimi uomini che farebbero l’impossibile per averla in sposa.
“Lei era costituzionalmente incapace di sopportare che un
uomo si innamorasse di una donna che non fosse lei […]”
Eppure, di fronte all’imprevedibilità della vita non si può
opporre resistenza se non accettarla e sopravvivere:
- un amore impossibile con Ashley Wilkes
“[…] Vi dico che vi amo e so che voi dovete volermi bene
perché … Ashley, mi volete bene … non è vero?”
- la guerra tra Nordisti e Sudisti
“Secessione… guerra… Da un pezzo queste parole erano
diventate un vero incubo per Rossella, ma le odiava addirittura, perché sapeva
che ormai gli uomini sarebbero rimasti lì per delle ore a discutere […]"
- tre matrimoni di ‘convenienza’
“[…] il suo cuore era pieno d’angoscia e di rimpianto per la
sua azione frettolosa […] era sposata a un uomo che non solo non amava, ma per
il quale provava un vero disprezzo.”
- sei perdite importanti (la madre, il padre, Diletta, Melanie, il ritorno di Mammy a tara e l’abbandono di Rhett)
“[…] Poi un fiotto di calda riconoscenza verso Dio la
inondò, e per la prima volta dalla sua infanzia levò al cielo una preghiera
priva di egoismo.”
Ogni esperienza, anche se improvvisa e imprevista, sarà
proprio un correr dietro al vento, seguendone il suo movimento non troppo a
lungo ma giorno per giorno perché “[…] domani […] Sarò più forte, allora. […]
Dopotutto, domani è un altro giorno.”
Mentre leggevo l’approccio agli imprevisti della vita che
Rossella incontra e affronta, mi è stato impossibile non affezionarmi a lei.
Proprio così: Rossella mi è piaciuta dall’inizio alla fine
coi suoi pro e i suoi contro!
Sapete perché?
Vi rispondo con una frase che Rhett le rivolse: “Noi due […]
ci somigliamo.”
- Rossella è giovane, vive la sua età in modo troppo esuberante per la società in cui vive, ma questo fa parte del suo DNA perché da subito si dimostra spavalda e indomita. Non ha paura di tentare un approccio con Ashley, anche quando questo si fidanza con Melanie e non solo: la sua testa vaga a tal punto da meditare una fuga. Per quanto siano discutibili i suoi approcci è comunque a modo suo sognatrice e romantica. Inoltre, per quanto convinca sé stessa che tutto quello che fa per Melanie, lo fa solamente per senso del dovere tanto che i suoi modi non sono dei migliori, sfido chiunque a rischiare la propria vita e scappare nel bel mezzo di una guerra con al proprio seguito su un carretto: una donna ammalata, un neonato e un bimbo piccolo verso una destinazione ancora più desolata in cui rimane solo un padre in preda alla pazzia e una terra da risollevare per poter sopravvivere.
Mi sono rivista nella testardaggine e nell’impulsività di
Rossella ma quello che ho invidiato di lei è stato proprio il senso di
sopravvivenza, la razionalità e la praticità con cui ha affrontato ogni
problema, qualità in cui io, nel mio essere spesso dispersiva e disordinata,
non eccello ma vorrei migliorare.
- Rhett dal canto suo, è affascinante (io stessa ogni volta che leggevo di lui, dicevo a mente mia: Rhett perché non ti ho mai incontrato? Perché non sono nata durante la tua esistenza?) ma allo stesso tempo ‘fragile’: l’inaccettabilità del rifiuto fa si che, la sua vera essenza sia velata, e si veda solamente l’apparenza ovvero un uomo tutto di un pezzo. Ma è proprio l’ostentazione di questa sicurezza apparente che, in un momento di vulnerabilità (la perdita di Diletta) lo metterà a nudo ‘costringendolo’ a scappare.
Rhett è stato capace di farmi sia ridere che piangere:
- Che ridere ad esempio ripensando forse a una scena iconica ma pur sempre divertente: Rossella che, costretta a rispettare la sua vedovanza, vorrebbe ma non può ballare; Rhett s’ingegna con un escamotage.
“Rhett nella vendita di beneficienza aveva letto nei suoi
occhi l’impazienza e aveva trovato il modo di farle ballare il reel. […]”
Quanta malinconia e pena per lui, quando, nonostante il suo
amore per Rosella ormai sia palesato, accetta la consapevolezza che il suo
cuore appartiene ad Ashley. Proprio per
questo è particolarmente affezionato a Diletta, una seconda Rosella per lui,
che, quando muore a causa di un incidente a cavallo, lascia in lui il vuoto, il
nulla! Non ha più nessuno!
“Mi fa pene vederti gettare via la felicità e cercare
qualcosa che non ti appagherebbe mai. […* Avremmo potuto essere felici, perché
io ti amavo e perché ti conosco […] Ma tu devi continuare per tutta la vita a
cercare di avere un uomo che non puoi comprendere […]”
VIA COL VENTO, al di là di una lettura che non poteva
mancare nella mia biblioteca, ha ribadito a me stessa l’importanza di vivere la
vita non per gli altri ma per me stessa: non serve stare aggrappati a
un’illusione quando invece, si può apprezzare dal vivo la concreta bellezza che
ci circonda.
È proprio vero quel detto secondo il quale ‘non tutti i mali
vengono per nuocere’ e siccome volente o nolente ci troviamo a fare i conti con
gli imprevisti della vita, il pensiero e l’atteggiamento di Rossella possono
aiutarci perché non si può risolvere tutto e subito ma a volte è necessario
mettere un punto e al resto ‘pensare domani’
Inoltre, il rapporto che esiste tra Rhett e Rossella,
rafforza la mia convinzione di quanto sia fondamentale tener conto dei
sentimenti altrui: astio, orgoglio, silenzio non mi permetteranno di tenere
vivo un rapporto sano e salutare ma al contrario logoreranno quello che abbiamo
costruito con amore e pazienza. Davanti a me ho ancora l’immagine di Rosella che
corre in casa verso Rhett e, consapevole finalmente di amarlo, non riesce più a
contenersi tanto che come se volesse ‘esplodere’, desidera renderlo partecipe
ma appena vede l’ambiente e la situazione si trattiene perché forse potrebbe
essere troppo tardi. Ci sarà capitato di sentirci al limite e allo stremo delle
forze ma non siamo senza via d’uscita anzi, prima che l’indifferenza e il
‘francamente me ne infischio’ prendano il sopravvento, agiamo subito per
risolvere la situazione e ravvivare i nostri sentimenti. Non sempre possiamo
tentennare!
Il titolo, la voluminosità del libro o magari già aver visto
il film (la cui lunghezza è ben nota) forse può scoraggiarne la lettura. Si, è
vero: è una lettura ‘impegnativa’ ma perché mette in moto emozioni, sensazioni
e stati d’animo talmente introspettivi e forse legati anche a situazioni che
abbiamo vissuto in prima persona (indifferenza, pettegolezzo, depressione post - partum, separazione, divorzio, lutto, problemi economici etc.) che si avrà
l’impressione di leggere non un romanzo pubblicato negli anni 30’ ma assai
recente e attuale. Si ritroveranno anche frasi iconiche che oggi magari ci
capita di ripetere o sentire come ‘domani è un altro giorno’ oppure
‘francamente me ne infischio’ e si apprezzeranno ancora di più i dettagli
descrittivi (abbigliamento, arredamento etc.) visti proprio nel colossal
cinematografico.
Qualunque sarà il vostro approccio al libro sarà sicuramente
lo stimolo giusto per leggere e godere appieno della passionalità,
imprevedibilità, sensazionalità donatavi dalla fervida penna creativa di
Margaret Mitchell.
Nel 1972 Ornella Vanoni cantava una cover intitolata “Domani è un altro giorno” e mai parole sono state migliori quali accompagnatrici in
questo viaggio!
“Domani è un altro
giorno, si vedrà"
Titolo: VIA COL VENTO - 1104 pagine
Autrice: Margaret Mitchell
Editore: Oscar Mondadori
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Che belle parole Vivi!!! Non vedo l’ora di leggerlo!!!
RispondiEliminaMi ha lasciato i brividi e ancora oggi se ripenso a questo romanzo mi batte il cuore perchè certe emozioni vanno lette, ascoltate con gli occhi, la mente e il cuore. Ancora una volta, non pensavo eppure sono rimasta piacevolmente colpita! Grazie Amica, che mi hai dato modo tramite la Challenge di Lettura, di mettermi ancora alla prova! <3
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