IL RICORDO CHE NON AVEVO (Alberto Melis)

 IL RICORDO CHE NON AVEVO

(Alberto Melis)





Roma

A causa dell’incendio doloso che divampa nel Campo Rom, il signor Gabriel Pottok e il piccolo Kino, figlio di una Famiglia Rom, rimangono gravemente feriti.

Perché il Signor Gabriel, di origini polacche ma vivente in Italia da tanti anni con sua figlia e suo nipote Mattia, si trovava in un Campo Rom?

A questo quesito, si aggiunge il mistero legato ad una ‘busta gialla […] con quattro cartoncini da disegno rettangolari’ contenenti quattro ritratti, che Mattia trova nella sua camera.

Nell’attesa che le condizioni di salute del nonno e del bambino si stabilizzino, Mattia, la sua amica Angela e la sorella di Kino, Nazifa Bebé, indagano ‘sul segreto e sul dolore che Gabriel aveva tenuto nascosti per troppi anni’.

 Con:

  • un indizio di partenza rivolto a Mattia ‘perché sappia che finalmente ho ritrovato il mio coraggio, e perché cerchi la verità: il segreto che ho nascosto per tanti anni è sotto i colori dell’arcobaleno’ 

  • un ciondolo lasciato in eredità con ‘la cornice in madreperla e sulla piastra di avorio inciso un cavallo con la criniera mossa dal vento’
i tre Amici, riporteranno in vita la sua storia: 

un ricordo ‘negli abissi dell’odio e della ferocia degli uomini’ e una TESTIMONIANZA di quello che, l’Olocausto è significato per tanti altri Esseri Umani (a volte solamente citati oppure neanche menzionati nei libri di storia),  giudicati ‘inferiori’ e indegni da una mente umana limitata e malata.

 Con rimbalzi temporali siamo catapultati sia nel presente che nel passato, ma senza fare alcuna confusione. Anzi, lo stile e la narrazione semplici, diretti e colloquiali impostati nel romanzo, stimolano la curiosità e svelano la verità in un modo così nitido che, diventa quasi impossibile non sentirsi in colpa di quello che le Leggi Razziali hanno significato per tantissime etnie, religioni e PERSONE, pur non essendo Noi i veri colpevoli.

 Io vivo a Roma per cui non mi sono estranee situazioni legate al Popolo Rom: tuttavia, mentre leggevo il racconto di A. Melis, non ho potuto fare a meno di riflettere su come ancora oggi il PREGIUDIZIO (e questo vale per tutti e tutto, non una singola persona o etnia) ci porti non solo a pensare ma anche ad agire ingiustamente.

Cosa cambia tra Noi e quegli Assassini che tra gli Anni 30 e 40 del 900 perpetrarono quel massacro?

 Durante la lettura del libro, ci sono stati momenti che mi hanno lacerato il cuore, ho pianto e come se il mio cervello fosse un automa continuava a chiedersi ‘PERCHE’?’ Se a distanza di anni tutto questo ancora non trova una definizione e una risposta sensata è perché non esiste ragione umana che possa spiegarla motivarla o giustificarla.

 Tuttavia, ci viene offerta la possibilità di ritrovare e ravvivare quella speranza che in passato permise a un bambino di ‘fuggire via, senza mai guardarsi indietro, continuando a correre’, e nel presente, motiva 3 Amici, a ‘entrare tutti e tre a scuola insieme’ vincendo l’odio con l’Amore.

 «Solo le montagne non si incontrano mai, ma gli uomini sì».



Titolo:   IL RICORDO CHE NON AVEVO -  156 pagine 

Autore: Alberto Melis

Editore: Notes Edizioni


#ilricordochenonavevo #albertomelis #notesedizioni #olocausto #giornatadellamemoria  #bambini #infanzia  #caracarissimame #readingchallenge #skuolibropping  #bookcommunity #booklove #bookreview #recensioni #reader #read #writer #recensione #libri #review #bookstagram #libridaleggere #leggere #booklover #recensionilibri #libro #book #books #bookstagramitalia #consiglidilettura #librichepassione #bookblogger #reviews #libriconsigliati #recensionivelocidilibri #italia #libribelli #leggeresempre #lettura #like #leggerechepassione #romanzo #letture #instabook #follow #instalibri  #bookstagrammer #letteratura #love #italy #blog #opinioni #blogger #reading #lettureconsigliate #romanzi #instagood #librisulibri #feedback #amoleggere #ioleggo #recensionipositive #bloggerlife #blogpost #inspiration #bookaddict #instabooks #bookstagram  #librimania #bookblogger 

Commenti