IL GIOCATORE (Fëdor Dostoevskij)

 

IL GIOCATORE

(Fëdor Dostoevskij)

⭐⭐⭐

Roulettemburg

 Aleksej è precettore in una famiglia sul lastrico composta dal capofamiglia, il Generale (il quale è innamorato di Mademoiselle Blanche, una francese dalla reputazione discussa) e dai suoi figli, tra cui la figliastra Polina, di cui Aleksej stesso è innamorato ma (apparentemente) non corrisposto.

 L’unica salvezza economica è l’eredità della Nonna che però, giunta dalla Russia decide di scoprire e praticare i divertimenti del posto giocando d’azzardo alla roulette e perdendo gran parte dell’eredità.

 In questo circolo vizioso si fa coinvolgere anche Aleksej che, per aiutare Paulina, gioca e vince ma frainteso, perde la sua amata e fa una serie di scelte discutibili finché non scoprirà la verità 

...

A mio avviso per poter capire e interpretare quello che Dostoevskij vorrebbe dirci tra le righe, non basta una lettura 'superficiale' ma ci vorrebbe una conoscenza approfondita sia sull'autore che sul contesto sociale in cui ha prodotto l'opera. 

Tuttavia, non essendo io all'altezza di tale ruolo, da lettrice che ha scelto questo libro per una traccia inerente una challenge di lettura, posso condividere il mio punto di vista probabilmente banale e scontato legato a tematiche (tutt'oggi attuali) quali la ludopatia, il vizio e la corruzione morale proposta dalla moda sociale. 

Ad esempio,  la Nonna s'inganna pensando di essere in grado di gestire il gioco d'azzardo: al contrario, dopo aver giocato, puntato e vinto, non si accontenta ma vuole di più. Nonostante sia benestante e sembri interessarsi (forse) dei suoi nipoti, gioca, affidando alla sorte (vincitrice) il destino della sua eredità. 

Di fronte la perdita economica, mi ha colpito l'ilarità con cui si esce di scena come se nulla fosse accaduto o peggio, come se non ci fosse alcun problema (quando invece, le crisi finanziaria, familiare e sentimentale sono proprio palesate davanti gli occhi di tutti).

 A mio avviso in quello sperpero di tempo e denaro alla roulette, si nasconde la fragilità umana che di fronte un problema (di qualsiasi natura) fugge o peggio, si rifugge in soluzioni irresolute. Il risultato è una dipendenza malata e la perdita di valori essenziali per l'esistenza umana che, ormai persi nell'oblio del dubbio e dell'incertezza, alterano le nostre facoltà mentali, rendendoci incapaci di vincere la vera partita tra Noi e la Vita stessa. 

Titolo:  IL GIOCATORE - 240 pagine 

Autore: Fëdor Dostoevskij

Editore: Feltrinelli

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