FABBRICANTE DI LACRIME (Erin Doom)

FABBRICANTE DI LACRIME 

(Erin Doom) 

⭐⭐⭐ ⭐



Esiste una leggenda sul Fabbricante di Lacrime ... 

"Ricorda: non puoi mentire al Fabbricante di Lacrime!"

Rigel e Nica, sono due giovani adolescenti cresciuti tra le terrificanti mura dell'Orfanotrofio Grave fin quando vengono affidati alla Famiglia Milligan, la quale, dopo un grave lutto, decide di ridonare alla propria  vita possibilità e speranza.

Rigel e Nica varcano così la soglia di casa Milligan ma sono l'uno l'opposto dell'altro: Rigel sembra odiare Nica, la quale, vittima di questo odio incompreso, fa il possibile per ignorarlo e creare un legame affettivo coi suoi futuri genitori adottivi.

Ma vivere sotto lo stesso tetto ignorandosi non è facile: soprattutto quando la certezza di sapersi odiati e respinti viene messa in discussione, lasciando il posto alla verità ...

... una verità che colpisce e affonda prepotente nei ricordi passati ma anche nel presente e tutelarla richiede scelte e rinunce per il bene dell'altro ...

"Questo non è il mio posto. Finché resto ... lei non sarà mai veramente felice."


Sono certa che questo romanzo non ha bisogno di presentazioni perché basta cliccare il titolo per trovarne informazioni e recensioni che hanno lasciato il pubblico di lettori/lettrici in bilico tra opinioni positive e negative. 

Per quanto mi riguarda, ho apprezzato la storia e questo perché sono di parte essendo, a detta di chi mi conosce, una persona sognatrice e romantica: infatti, ho empatizzato col tormento sia di Nica che di Rigel tanto che batticuori ansiosi e incertezze non mi sono mancati pur se (inconsapevolmente) consapevole che il finale sarebbe stato proprio come lo avevo immaginato. Nonostante questo, fino all'evolversi degli avvenimenti (il risveglio di Rigel, i segreti svelati) non sono voluta andare oltre quello che ancora i miei occhi dovevano leggere concedendomi perplessità e preoccupazioni. 

(Esatto: avete letto proprio bene! 
Anche un libro riesce a preoccupare, non solo la vita quotidiana!)

Di contro, per quanto un romanzo voluminoso tenda a presentarsi carico d'idee e di situazioni, ho trovato il suo carico di pagine, dal mio punto di vista, esagerato e a volte esasperante visto il (continuo) ripetersi di emozioni o sentimenti  estenuanti che potevano anche essere raccolti in meno parole comunque efficaci e concentrati.

Tuttavia, Erin Doom, scrive in modo fluido, scorrevole e colloquiale, per cui anche se a me è parsa in alcuni momenti ripetitiva, la mia curiosità non si è mai smorzata ma dedicandovi il giusto tempo ogni giorno l'ho concluso con soddisfazione e piacere. 

Erin Doom userà tantissime parole ma, in punta di piedi, tramite le voci degli orfani del Grave, la malattia di Rigel e i coniugi Milligan, entra nel vivo di situazioni sociali sentite come l'abuso, i disturbi psico - mentali e la possibilità di rimettersi in gioco nonostante tutti e tutto. 

Quello che, infatti, colpisce, non è l'eliminazione del problema ma la consapevolezza e la decisione di affrontarlo  perché anche se le situazioni e le circostanze ci rendono quello che siamo, (per quanto irreversibili), possiamo fronteggiarle traendone sempre il meglio! 

"Mi sollevò tra le sue braccia e io mi chiusi sul suo cuore come una farfalla 
[...] 
la nostra storia era scritta lì. 
[...] 
Tra uragani di sventura, e nuvole di polvere di stelle. Eterna e indistruttibile ... Oltre ogni misura."



Titolo:  FABBRICANTE DI LACRIME  - 672 pagine 

Autrice: Erin Doom

Editore: Salani

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