IL RITORNO DI TARZAN (Edgar Rice Burroughs)

 

IL RITORNO DI TARZAN

(Edgar Rice Burroughs)

⭐⭐⭐⭐


 

 

Tarzan, deciso ad allontanarsi da Jane, parte a bordo del transatlantico diretto in Francia presso il suo fedele amico Paul D'Arnot. È proprio durante questo viaggio che conosce il Conte e la Contessa De Coude ed il perfido Nikolas Rokoff con il quale avrà uno scontro sia prima che successivamente quando lo rincontrerà sulla sua strada.

Ma Tarzan, le cui intenzioni sono sincere e non infami come il suo nemico, viene accolto nell’ala protettiva della Famiglia De Coude scoprendo così che al conte ‘sono affidati molti segreti vitali del Ministero della Guerra […] Segreti di stato per scoprire quali loro agenti ucciderebbero o commetterebbero crimini anche peggiori’.

Tarzan viene allora assunto dal Ministero per raggiungere l’Algeria e indagare su Gernois, un tenente sospetto di tradimento.

Da quando inizia questo viaggio Tarzan:

  • Si trova coinvolto in un’avventura nel deserto che, a seguito di varie peripezie (per lui però non insormontabili perché cresciuto tra le scimmie) lo conduce alle prove necessarie per poter tornare in Francia e concludere la sua missione
  • Durante il rientro in Francia però viene trovato a sua insaputa da Nikolas Rokoff che tenta di affogarlo in mare
  • Come se non bastasse, Jane e Clayton si ritrovano naufraghi per via di una burrasca in Africa

… ma la sfortuna però non sempre ci vede benissimo perché Tarzan, sopravvissuto al tentato annegamento, si ritrova proprio in Africa, casa sua …

Dal momento in cui metterà piede sulla sua terra, cosa accadrà in lui?

Riuscirà a salvare Jane e Clayton da un destino infausto?

Dopo aver letto il primo romanzo, sono finalmente riuscita a continuare quest’avventura che nella sua semplicità ha saputo condurmi in posti come l’Algeria e la Città dell’Oro, dove l’intelligenza e l’astuzia hanno fatto da tramite per la salvezza di Tarzan, un eroe che non ha poteri soprannaturali ma la capacità di adattarsi alla vita mettendo gli altri prima di sé stesso.

Il romanzo è scorrevole e l’evolversi veloce degli eventi, per quanto coinvolgano alcuni mesi da quando Tarzan ha salutato per l’ultima volta la sua Jane, rende la lettura piacevole, priva di frivolezze ma comunque attenta ai dettagli essenziali.

Dal mio punto di vista, viene dato risalto al sentimento umano e come questo, diverso dall’istinto animale, porti con sé, dubbi e privazioni. Tarzan, si adatta alla sua ‘nuova’ vita e imperterrito è pronto a tutto: alla vita umana, selvaggia e animale ma in tutto questo dover essere e dimostrare, non rinnega mai i suoi principi che lo rendono un essere vivente integro a 360°.

Mi sono sentita simile a Tarzan quando in un momento specifico della sua vita “non desiderava rivedere nessun essere umano. […] Come i suoi compagni animali, preferiva soffrire in silenzio e da solo”. Voi, avete mai provato emozioni e sentimenti simili? Di fronte la rinuncia e l’essere incompresi, come avreste reagito? Avrebbe avuto la meglio l’impulsività o come Tarzan l’autocontrollo necessario per analizzare la situazione e sbollire la rabbia? Oggi questo si chiamerebbe problem solving!

Ancora una volta, un romanzo per ragazzi e per di più un sequel si dimostrano per me più attuali che mai e quello che mi dispiace è stato di non aver avuto l’opportunità di leggere questi tesori quando ero in un età più giovane (mi sarebbe piaciuto confrontare la percezione del prima e del dopo). Comunque sia, meglio tardi che mai e … chissà che avventura mi riserva Jack, il figlio di Tarzan! 

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