BUGIARDE SI DIVENTA
(Felicia Kingsley)
⭐⭐⭐⭐⭐
La vita di Charlotte, una giovane donna
architetta di neanche trent’anni, è organizzata, giorno dopo giorno dalla sua
solita routine che comprende il lavoro e la casa, entrambi condivisi anche
insieme al suo fidanzato Warren.
Charlotte è una persona responsabile ma
la monotonia che ormai da tempo fa da padrona, sembra quasi asfissiarla tanto
che, non riesce a godersi né il bello né il meglio della sua giovane età.
“[…] Lavoro io! Non
ce l’ho una giornata da dedicare a coccole e benessere, Sono stata in studio
fino a un’ora fa!”
Ma cosa succederebbe se, a seguito del
tradimento di Warren, il suo (apparente) equilibrio venisse sconvolto e per una
sera di spensieratezza e divertimento diventasse un’altra persona, non una
qualunque, ma la ricca Bea Beaufort?
La vita di Charlotte prende una piega
inaspettata: la sua doppia identità Charly – Bea la porterà ad accettare un
ruolo di parvenza a fianco del famoso attore Royce senza però tenere in conto
degli scherzi che la vita può inaspettatamente riservare. Cosa fare se questo
scherzo si chiama Sebastian, il fratello della sua migliore amica Jerry, nonché
responsabile di una ricca azienda di famiglia della quale Charly farà parte in
quanto incaricata di coordinare un progetto edilizio?
Ho avuto il piacere di leggere BUGIARDE SI DIVENTA, quale lettura proposta per il GDL che coinvolge sia la mia reading challenge che quella di una mia cara amica Confidenze Librose. Per poter
condividere la lettura insieme, anche se online, prima della discussione
finale, abbiamo pensato ad una divisione per tappe di modo che, chiunque avesse
deciso di partecipare, poteva raccontare sia il proprio impatto che le proprie
impressioni. Confesso che, pur avendo rispettato le tappe di conversazione ho
finito il romance molto prima perché staccarmi è stato impossibile.
La simpatia e l’umorismo di Charlotte e
Jerry, gli equivoci creatisi con Sebastian, le battute e i malintesi, mi hanno
regalato momenti allegri e spensierati. Siccome, sia per studio che per lavoro,
uso i mezzi pubblici, il tempo del viaggio per me è un ottimo momento in cui
leggere e farlo ridendo è stato comico e surreale: avreste dovuto vedere la
faccia della gente che, nonostante la mascherina, vedeva il mio sguardo basso
sul libro, ma sentiva la mia risata divertita!
Di F. Kingsley è il secondo libro che
leggo e anche questa volta, ho apprezzato tantissimo il suo stile fresco,
scorrevole e naturale che, a mio avviso, credo la rispecchi anche come persona:
la sua penna è proprio un riflesso del suo essere così diretta e spontanea.
Scrivo la mia recensione e ancora mi
sento euforica. Mentre ripenso alla concretezza di alcune dinamiche narrate, non
posso che sentirmi partecipe e allo stesso tempo coinvolta nella vita di
Charlotte. Ad esempio, il rapporto tra Charlotte e la mamma, il giudicare, la
ricerca della perfezione, mi hanno riportato alla mente situazioni che anche io
ho vissuto: so cosa significhi portare sulle proprie spalle il fardello delle
aspettative altrui, cosa comporti, a livello psico-fisico, fare i conti con le
proprie azioni e sfogare la propria frustrazione contro l’incomprensione
ricevuta. Con Charlotte non mi sono mai sentita sola in quanto, davanti la
consapevolezza che non esistono famiglie perfette, ho ripetuto a me stessa l’importanza
di valorizzarmi di più, far sentire la mia voce e vivere i miei sogni perché come
dice il detto ‘meglio tardi che mai’.
“[…] Ho il sacrosanto
diritto di sbagliare anche io […]”
Come Charlotte condivido una smodata
passione per la lettura tanto che senza libri non posso stare. Inoltre, abbiamo in comune un senso artistico
(io sono storica dell’arte, lei è architetta) che ci porta entrambe a valorizzare
ciò che è a pezzi o quasi distrutto perché è proprio in quel rudere che
percepiamo il possibile potenziale. Riuscire a scoprire e analizzare una bellezza
così recondita richiede capacità percettive ed empatiche tipiche di chi
possiede una grande sensibilità.
“Vorrei avere anche
io qualcosa su cui fantasticare a occhi aperti. Tu guardi questo rudere ma
nella tua testa vedi quello che sarà.”
E poi, confesso che anche io ‘in borsa ho
sostituito il kit del trucco con quello dei medicinali: antidolorifici […]'. Al
momento sono per me una sicurezza e spesso una necessità ma non bastano a
fronteggiare ansia, dubbi, paure e sentimenti contrastanti. Se ripenso alla serie
di relazioni messe in modo dalla narrazione e che coinvolgono uomo e donna sia
a livello sentimentale (Charlotte – Sebastian - Royce - Ben) che familiare (Jerry
– Sebastian), mi accorgo di come il denominatore comune sia la preoccupazione
del giudizio altrui a un punto tale da annullare persino il valore di noi
stessi, delle nostre emozioni e sentimenti.
L’unica soluzione a
tutto questo in primis è ESSERE SÉ STESSI!
È ovvio: non è facile! Per capire chi
siamo è necessario mettersi in discussione e anche sbagliare. Ma nessuno ha il
diritto di giudicare. Se ci venisse voglia di emettere sentenze sulla vita
altrui ricordiamoci sempre che i nostri giudizi (e pregiudizi) quali parole che
escono dalla nostra bocca senza pensare, analizzare e valutare possono distruggere
la reputazione e la dignità di un Essere Umano.
Anziché perdere tempo a improvvisarci
giudici della vita altrui o essere troppo severi con noi stessi, concediamoci la
possibilità di amarci e rispettarci, ricordandoci che “[…] Siamo tutti belli
come siamo davvero”.
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