LOUIS BRAILLE Il ragazzo che leggeva con le dita L’invenzione della scrittura tattile (Jakob Streit)
LOUIS BRAILLE
Il ragazzo che leggeva con le dita
L’invenzione della scrittura tattile
(Jakob Streit)
⭐⭐⭐⭐
Avete mai sentito la parola Braille?
Forse, molti di noi associano il termine Braille al sistema di scrittura
tattile pensato per coloro che sono ipovedenti o non vedenti.
Pensare che TUTTI possano apprezzare la lettura anche grazie a quest’invenzione mi emoziona (in quanto non è scontato avere un metodo adatto che lo permetta anche a chi purtroppo non vede con gli occhi) ma allo stesso tempo rafforza la mia convinzione che la disabilità, nella sua diversità, è arricchimento, creatività e POSSIBILITA'.
Proprio come l’Inventore della scrittura
tattile, Louis Braille.
Lo conoscevate?
Io ne ho sentito parlare ma non mi ero
mai veramente documentata sulla vita. Proprio per questo, ho pensato che,
dedicare una traccia specifica della challenge di lettura che seguo da oltre un
anno, potesse fornire sia a me ma anche ai partecipanti, un’occasione per
conoscere una persona che ha saputo fare del suo ostacolo un punto di forza.
Proprio per questo ho scelto una lettura
semplice e adatta a ogni tipo di pubblico: un libro che a parole e con le
immagini ci raccontasse la vita e l’importanza che ha avuto l’intuizione, l’invenzione
e la sperimentazione fatta da L. Braille!
Potrei raccontarvi la vita di L. Braille
facendovi un elenco di tutti gli accadimenti che hanno coinvolto la sua
esistenza, ma credo che, per questo, sia più esaustiva la lettura del libro qui
indicata oppure una ricerca. Piuttosto, desidero condividere dei momenti che mi
hanno particolarmente colpito.
Io non sapevo che la cecità di L. Braille
non era tale dalla nascita ma causata da un incidente avvenuto in tenera età. In
un momento buio e tragico sia per un bambino (all’improvviso vede oscurarsi
ogni colore, forma e contorno) che per la famiglia, non è mai mancato il sostegno
e l’ingegno nonostante la preoccupazione del presente e del futuro.
“Mamma è sempre notte. Quando viene il
sole e diventa giorno?”
La mamma lo prese in braccio. […] Caro Louis,
devi imparare a guardare con le dita […]”
Guardare con le dita: mi sono soffermata
sulla forza di quest’espressione! Come riuscire a combinare insieme il tatto e
la vista (ora solo mentale e a volte immaginata)?
Mi è tornata in mente un’esperienza fatta
presso una struttura museale, dove una persona ipovedente, nonostante non
potesse usare la propria vista per apprezzare alcune opere d’arte, captò ogni
dettaglio di ciò che stava ‘ammirando con la mente’ tramite:
- il tatto (calco di gesso)
- l’olfatto (intorno all’opera erano stati inseriti dei profumi risalenti all’epoca dell’artista e del dipinto)
- l’udito (l’esperienza sensoriale era accompagnata dai suoni musicali sempre relativi al contesto storico artistico di riferimento)
È stato stupefacente vedere in pratica
quanto fossero sviluppati tutti gli altri organi di senso pur non potendo
vedere!
Ho raccontato quest’esperienza personale perché,
mentre leggevo la biografia di L. Braille, riuscivo a capire e a immedesimarmi
in quei sensi sopraffini che lui stava sviluppando ed era proprio la
consapevolezza di poter ‘vedere’ non solo con gli occhi ma anche con le mani,
le orecchie e il naso che gli permise di scoprire il potenziale necessario ad
una persona ceca per riuscire anche a leggere. La vita di L. Braille fu breve perché
morì intorno ai 40 anni ma la sua instancabilità, la sua voglia d’imparare e
provare gli hanno permesso di mettere a punto un sistema di scrittura e lettura
innovativo che non discriminasse ma rendesse la conoscenza possibile anche a
chi non poteva vedere.
Ritengo che la forza di questa lettura risieda proprio nella figura di L. Braille che, oltre ad essere un inventore importante per il suo sistema di scrittura, incarna in sé temi e concetti fondamentali come la diversità, l’inclusività, la creatività, l’uguaglianza e la conoscenza aperta a tutti. Sono argomenti che io qui mi sono limitata ad elencare ma che, nella società in cui viviamo - nell’ambito personale, familiare e scolastico - meritano attenzione; la lettura (ad esempio, la proposta qui recensita) permettono di comunicare riflessioni, dubbi e domande. Se anche Voi volete conoscere L’. Braille e percepire la forza educativa e costruttiva della sua esistenza, allora non posso fare altro che dirvi:
LEGGETELO!
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