ICE: FREDDO COME IL GHIACCIO Boxing Club Series III (Veronica Deanike)

 

ICE: FREDDO COME IL GHIACCIO

Boxing Club Series III

(Veronica Deanike)

  ⭐⭐⭐ 



“La vita mi perseguita […]”

Anche voi la pensate come Ice?

Ice, da quando la sua famiglia di sangue gli ha voltato le spalle, si è dedicato, anima e corpo, alla Boxe. E’ stato un pugile, poi allenatore e gestore del Boxing Club insieme ai suoi amici, Jab e Black.

Ma non sempre quello che siamo stati si dimentica di noi anzi, può ripresentarsi in modi (veramente) inaspettati!

Riuscirà Sally ad affrontare ‘una freddezza così innaturale’?

'Cosa si sono messe in testa quelle due? ‘Di sistemare l’amica con l’unico pugile rimasto?’

 Anche per Ice, il pugile dal cuore ghiacciato, è arrivato il momento di riordinare la sua vita proprio come jab e Black: ma questo va oltre la necessità di amare e di essere amato piuttosto, quello che è in gioco è la sua coscienza, la quale, lo porta a valutare la situazione non solo per sé stesso ma per un bene maggiore. 

Ice non è solo un pugile ma anche un uomo che, volente o nolente, deve fare a pugni con il suo passato e tutte quelle emozioni che all’improvviso, come fossero colpi dati a raffica, lo colpiscono. L’ho immaginato con le mani avvolte nei guantoni intento a proteggersi il viso, pensando un momento a quale possa essere la strategia d’attacco migliore, e la sua riuscita sta proprio nell’avere una coscienza che, nonostante il torto subito e il male emotivo causatogli, funziona, in quanto distingue ciò che è giusto da quello che non lo è. Fare ciò che è giusto non è sempre la scelta più facile perché può comportare sacrifici e cambiamenti. 

Mi ha toccata nel profondo e allo stesso tempo coinvolta questa dimensione così umana di Ice perché, anche io, pur non avendo gli stessi problemi familiari che hanno lui e Sally, ho affrontato momenti burrascosi in famiglia in cui solitudine, silenzio e abbandono sono stati miei compagni a lungo. Non ho avuto la prontezza di affrontare le difficoltà nel momento in cui si presentavano, di farlo nel modo giusto anche se poi avrebbe comunque comportato un allontanamento. Anche se tardi però, ho capito che non sempre affrontare da soli i problemi è la decisione migliore, piuttosto, riconoscere di avere bisogno d’aiuto, afferrare quella mano che ci viene in soccorso e dire come Ice “[…] per una volta nella vita, smetto di lottare” potrebbe rivelarsi quella pausa di riflessione necessaria e utile a un contrattacco che sia efficace e vincente.

Mentre lasciavo che il freddo iniziale di queste pagine si stemperasse man mano che procedevo nella lettura, mi sono ritrovata indietro nel tempo, nuovamente coinvolta in situazioni e circostanze che ad oggi, col senno di poi, avrei senz'altro gestito in modo diverso, (forse) più maturo e razionale. Nonostante questa consapevolezza, non posso nascondere che il passato per me a volte è un vero e proprio pugno allo stomaco.

"Quanti cazzotti dovrò ancora dare, quanti ne dovrò ancora ricevere per cancellare chi ero?"

 È ovvio che poter riavvolgere il nastro della nostra vita e riprovare quelle scene che non ci sono piaciute, sarebbe perfetto ma non si può. Forse è questo senso d'impotenza che potrebbe privarci della gioia di vivere rendendoci apparentemente indifferenti o forse obbligati a dover sempre dimostrare agli altri che siamo capaci, competenti e migliori in qualcosa. 

"[...] sono contento per loro eppure un moto di rabbia ha il sopravvento. La gioia degli altri non fa che rimarcare il mio vuoto, la tristezza che negli anni è mutata in indifferenza. Ghiaccio. Ed è tutto ciò che sento."

Ma cosa dimostriamo a noi stessi? 

E' vero che 'la vita, a volte, si subisce' ma non è la regola e non sarà per sempre così. In tali circostanze è possibile (soprav)vivere:

  • Essendo (o ritrovando) noi stessi

"Non sei mai stata così bella. La mia ragazza acqua e sapone, vera dentro così come appare fuori.” 

  • Non reprimendo le emozioni, perché è proprio quando queste defluiscono che siamo ‘visti per davvero’.

“[…] per la prima volta, le lacrime non ascoltano ragioni, trovano il loro corso e lo percorrono incuranti del mio orgoglio.”

Non so se chi sta leggendo questa mia recensione, è già entrato nel Boxing club oppure ne sente parlare solo ora per la prima volta. Ice, conclude la storia di Tre Pugili del Bronx – JAB, BLACK, ICE – ciascuno dei quali ha un vissuto alle spalle. 

Sono 3 Amici, ma sono soprattutto una FAMIGLIA in cui non sono i vincoli di sangue o un cognome a unirli ma bensì un legame unico e indissolubile che li renderà PER SEMPRE partecipi della vita l'uno dell'altro!

"[...] Contiene una foto a cui tengo molto: io, Jab e Black solleviamo Lopez e il suo bastone [...] Sally [...] ha badato a portarci dentro un pezzo importante della mia vita."


A volte la mia immaginazione prende il sopravvento tanto che  ipotizzo l’esistenza di una strada simile alla Hollywood Walk of Fame in cui ogni lettore possa imprimere il nome dei personaggi che porta nel cuore ma deduco che ci vorrebbe uno spazio infinito. Nell'attesa che un desiderio così possa realizzarsi e anche io possa imprimere il nome di Jab, Black ed Ice, saluto questi Pugili ringraziandoli per aver messo le pagine della loro vita sotto i miei occhi!



Titolo: ICE: FREDDO COME IL GHIACCIO (Boxing Club Series III)  - 288 pagine 

Autore: Veronica Deanike

Editore: Independently Published

 

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