LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO (Stieg Larsson)

 

LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO

(Stieg Larsson)

⭐⭐⭐⭐⭐

Era il settembre 2021, quando lessi Uomini che odiano le donne … I personaggi di Mikael e Lisbeth, nella loro frenesia sia caratteriale che emotiva, sul finale mi avevano lasciato la voglia di saperne ancora di più. Eppure, fino ad ora, pur pensandolo non mi ero decisa a continuare la saga di Millenium … 

Finalmente, il momento giusto è arrivato!

 (Meglio tardi che mai!)

Chi mi conosce sa che questo non è il mio genere letterario preferito ma già dal primo volume ne ero rimasta affascinata per cui, ora che ho ritrovato l'indomabile, incostante e impulsiva Lisbeth:

• coinvolta nella morte di Dag e Mia Svennson (giornalista e criminologa trovati morti dopo una sua visita) e di quel pervertivo e schifoso di Biurman

e

•  alla ricerca di un certo Zala

 non ho potuto fare altro che leggere il II volume col fiato sospeso l'evolversi degli avvenimenti che hanno anche rimesso in campo (il Don Giovanni) M. Blomkvist.

 

Anche in questo capitolo, scoperte e intrecci intriganti contribuiscono a rendere la narrazione viva, adrenalinica e a tratti anche inquietante.

 Ci sono situazioni vissute da Lisbeth, da sua madre (ma anche da altre donne 'menzionate nella tesi di laurea della criminologa Mia Svennson') che personalmente ho fatto fatica a concepire per la loro brutalità: 

• Come è possibile che la mente umana arrivi a tanto? 

• Come è possibile che la mente umana usi la propria posizione lavorativa e sociale per fare del male ad altri? 

• Come è possibile che chi, dovrebbe difendere i diritti altrui, invece taccia e stia in silenzio? 

Durante quest'indagine si va oltre un thriller o un poliziesco: l'inchiesta di Millennium mette a nudo situazioni reali e concrete vissute da vittime innocenti che sono costrette al silenzio perché inascoltate e non credute. E' uno spaccato sociale purtroppo vero e tangibile nella società in cui viviamo: Blomkvist, che apre quella gabbia che a lungo le ha rinchiuse di modo che anch'esse possano prendere la parola e gridare a gran voce, raffigura una speranza possibile, giusta e attuabile incarnata in chiunque, da tempo, continua a sostenere queste battaglie legali e giudiziarie in difesa di chi è abusato.

È un messaggio chiaro, forte e definito: mette i brividi, gela il sangue ma rimuove quella cataratta che opacizza l’omertà sociale, riabilita le nostre coscienze (se effettivamente le abbiamo funzionanti) e ci responsabilizza palesando che dietro un silenzio o un disturbo comportamentale nulla può essere lasciato al caso ma tutto va considerato.  

Titolo:  LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO - 750 pagine 

Autore: Stieg Larsson

Editore: Marsilio 

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